Risarcimento per Margot uccisa da molossi migliora canile di Chieti

Il canile rifugio di Chieti è stato migliorato grazie a fondi ricevuti per la morte di una cagnolina, Margot. La somma è stata usata per creare infrastrutture più accoglienti per gli animali.

La Trasformazione del Canile rifugio di Chieti

“Il canile rifugio di Chieti è reso più accogliente grazie a ombreggianti, coperture e ricoveri removibili per gli ospiti. Questi sono stati realizzati devolvendo le somme ricevute per il risarcimento della morte di Margot, la cagnolina che unitamente alla sua padrona, Marilena Mariani, venne aggredita da due Amstaff di proprietà, cani che un giorno di quasi due anni fa vennero lasciati incustoditi.” racconta la fonte. Le opere sono state realizzate dalla famiglia di Margot, trasformando il dolore della perdita in un’opera a servizio degli amici a quattro zampe meno fortunati.

Ricordare Margot Attraverso l’Amore per gli Animali

Marilena Mariani afferma: “Dopo due anni di sofferenza per me e la mia famiglia ed una vicenda giudiziaria che ci ha logorato abbiamo sentito che l’unico modo di onorare la sua memoria sarebbe stato far fiorire amore da tutti questo dolore. Abbiamo scelto di sostenere il Canile di Chieti, perché è un esempio virtuoso di gestione e accoglienza degli ospiti. Desidereremmo che tutti i cani trovassero una famiglia pronta ad amarli così come noi abbiamo amato Margot”. Oltre all’iniziativa a sostegno del canile rifugio di Chieti, di cui è diventata volontaria, la Mariani ha dato vita all’associazione “L’Altra Parte del Guinzaglio ODV”, nata per fare luce sul fenomeno delle aggressioni da parte di cani e per avviare un discorso con le istituzioni e la collettività per adozioni consapevoli e custodie responsabili.

La Dedizione dei Volontari e Il Richiamo alla Consapevolezza

La volontaria e coordinatrice Margara Romano sottolinea come “Il canile rifugio di Chieti oggi ospita più di 200 cani, alcuni accalappiati sul territorio, altri rinuncia di proprietà, altri ancora sequestrati dalle autorità. Tutte storie di sconcertante superficialità da parte di chi avrebbe dovuto proteggerli e amarli. Per cui è costante il nostro appello ad approcciarsi al mondo animale con enorme rispetto e consapevolezza”.

Lorenzo Costantino

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