Riapparizione della balenottera boreale in Patagonia dopo quasi un secolo

Il Ritorno della Balenottera Boreale nelle Acque Argentine

Per la prima volta in quasi un secolo, una balenottera boreale è stata avvistata nel mare argentino, confermando il ritorno di questa specie nelle acque da cui erano scomparse.

Un Esemplare Avvistato Durante la Caccia al Tesoro

“La balenottera boreale è la terza specie più grande dopo la balenottera azzurra e la balenottera comune. Ma quasi 100 anni fa dovette fuggire dalle acque argentine dove viveva per sfuggire alla caccia indiscriminata e inabissarsi nel blu, da cui non ha fatto più ritorno”. L’ultimo esemplare di Balaenoptera borealis era stato avvistato nel 1929 in Argentina, portando a pensare che la specie fosse estinta. Un recente avvistamento sulle coste della Patagonia ha riportato la balenottera boreale alla luce. Questa scoperta segna il ritorno di questa specie gigante, capace di misurare fino a 18 metri di lunghezza e pesare oltre 20 tonnellate, nei mari argentini dopo quasi un secolo di assenza.

Il Ritorno di un Gigante delle Profondità

Gli scienziati della Universidad Nacional de la Patagonia San Juan Bosco e del Centro Nacional Patagónico hanno guidato l’indagine che ha scoperto l’esemplare di balenottera boreale. Quest’ultimo avvistamento potrebbe riscrivere la storia di questo grande cetaceo che si nutre principalmente di krill. Nonostante la mancanza di dati precisi sul numero attuale di esemplari di balenottera boreale, si stima che la popolazione di questa specie si aggiri tra i 10.000 e i 50.000 individui. In passato, queste balene erano cacciate per il loro grasso, utilizzato come combustibile per lampade e candele. Questa pratica ha portato allo sterminio di oltre 410.000 balenottere boreali, riducendo la popolazione mondiale di almeno l’80%.

Alla Scoperta del Mistero Sottomarino

Negli ultimi decenni, i ricercatori hanno utilizzato vari metodi per monitorare le balenottere boreali. Tra il 2003 e il 2004, vi furono le prime segnalazioni di insolite respirazioni marine, tipiche di questa specie di balene. Questi rilevamenti hanno indotto gli scienziati a utilizzare un drone subacqueo per raccogliere campioni di pelle e grasso da analizzare in laboratorio in Brasile. Dall’analisi, è stato confermato che i campioni appartenevano a balenottere boreali. L’aeronautica argentina ha quindi intrapreso diversi voli per valutare la presenza di questi esemplari, portando al recente avvistamento di una balenottera boreale nel Golfo di San Jorge, in Patagonia. Questa scoperta alimenta la speranza che quello che una volta era un cimitero di balene possa ora trasformarsi in un santuario.

Francesco Antonicelli

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