I gatti e la consapevolezza della morte: l’ultimo saluto prima di lasciarci

Alcuni comportamenti dei gatti poco prima di morire fanno pensare a un saluto consapevole ai loro padroni. Ma quanto c’è di scientifico in questa idea?

La consapevolezza della morte negli animali

Uno dei grandi interrogativi della cognizione animale riguarda la consapevolezza della morte. Studi hanno dimostrato che alcune specie, come gli elefanti e i corvi, manifestano comportamenti che sembrano indicare un riconoscimento della morte, come pianti o rituali funebri. Questo campo di ricerca, noto come tanatologia comparata, esplora le similitudini e le differenze tra l’uomo e gli animali nella percezione della morte.

Tuttavia, non ci sono prove concrete che dimostrino che i gatti domestici siano consapevoli della propria morte. Sebbene i felini possano riconoscere la morte negli altri attraverso segnali come l’odore della decomposizione o l’immobilità, non è chiaro se riescano a collegare questi segnali alla loro stessa esistenza.

I comportamenti dei gatti prima della morte

Secondo osservazioni e testimonianze, alcuni gatti cambiano atteggiamento quando si avvicina la fine della loro vita. Alcuni si ritirano in luoghi tranquilli, mentre altri cercano conforto avvicinandosi ai loro padroni. I seguenti segnali possono indicare che un gatto si trova nelle ultime fasi della vita:

  • Tendenza a isolarsi.
  • Mancanza di appetito e di sete.
  • Assenza di eliminazione (urina e feci).
  • Sonno prolungato.
  • Alterazioni dei segni vitali e diminuzione della temperatura corporea.
  • Segnali di dolore, come posture rigide o tensione muscolare.
  • Cambiamenti nell’aspetto del mantello, che diventa opaco e trasandato.

Questi comportamenti possono essere interpretati come un’accettazione passiva della fine della vita, ma attribuire loro una consapevolezza della morte richiede cautela.

Un addio consapevole?

Alcuni proprietari di gatti riportano episodi in cui i loro animali sembrano offrire un’ultima dimostrazione di affetto prima di morire, cercando coccole o vicinanza. Tuttavia, gli esperti avvertono che interpretare questi comportamenti come un saluto consapevole potrebbe essere un errore. Sebbene i gatti possano percepire il proprio stato di salute, non ci sono prove scientifiche che suggeriscano che comprendano pienamente la cessazione della vita.

Per ora, la scienza invita alla cautela nel trasferire caratteristiche cognitive umane sugli animali, sottolineando l’importanza di continuare a studiare il comportamento animale con un approccio obiettivo.

Francesco Antonicelli

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