Le cause più comuni di ansia e paura nei gatti


I gatti possono entrare in ansia o provare paura per una vasta gamma di motivi. Tra le cause più comuni troviamo l’acqua, temuta da molti felini che considerano fastidioso bagnarsi, sebbene alcuni possano giocarci.

Anche l’arrivo di nuovi animali in casa può essere un fattore scatenante, poiché i gatti, spesso, non gradiscono la competizione per cibo, spazi e attenzioni. Cambiamenti nell’ambiente, come un trasloco, l’arrivo di nuovi mobili o persone, o anche modifiche agli orari dei proprietari, possono destabilizzarli. La mancanza di uno spazio sicuro in cui rifugiarsi amplifica il disagio.

Persone estranee, rumori forti come aspirapolvere o fuochi d’artificio, e oggetti nuovi possono facilmente spaventarli. Inoltre, situazioni come l’essere messi nel trasportino o la visita dal veterinario sono fonte di stress per molti gatti, associando questi eventi a esperienze negative.

Come riconoscere l’ansia nel gatto

Un gatto ansioso o impaurito manifesta spesso cambiamenti comportamentali evidenti.

Tra i segnali principali ci sono la tendenza a nascondersi, la diminuzione dell’interazione con i membri della famiglia, vocalizzazioni insolite o eccessive, aggressività inaspettata e l’abitudine di urinare fuori dalla lettiera.

Questo comportamento non deve essere interpretato come un dispetto, ma piuttosto come un tentativo del gatto di comunicare il suo disagio.

La mancanza di un rifugio sicuro o il confronto con oggetti e odori sconosciuti può esacerbare questi sintomi. Anche il linguaggio del corpo, come orecchie abbassate, coda nascosta e occhi spalancati, indica uno stato di allerta e stress.

Come intervenire per aiutare il gatto

Affrontare l’ansia del gatto richiede pazienza e un approccio strutturato. È importante non ignorare il problema, poiché tende a peggiorare nel tempo.

La prima mossa consiste nell’individuare le cause scatenanti, escludendo eventuali patologie con l’aiuto del veterinario. In seguito, è fondamentale consultare un veterinario che possa guidare il proprietario in un percorso rieducativo su misura per il gatto. Sebbene esistano farmaci utili per alleviare i sintomi, questi non risolvono il problema alla radice.

Un programma che integri tecniche di desensibilizzazione e arricchimento ambientale può essere necessario, e i progressi possono richiedere mesi o persino anni. Investire tempo e risorse per comprendere e affrontare le paure del proprio gatto è essenziale per garantire il suo benessere emotivo e una convivenza serena.

Francesco Antonicelli

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