Il mistero di Loch Ness: tra cigni e leggende, cosa si nasconde davvero nel lago?

Adrian Shine, esperto di Loch Ness, demistifica il famoso “mostro” suggerendo spiegazioni razionali, ma il fascino della leggenda persiste.

Una leggenda che dura da quasi un secolo

Il mito del mostro di Loch Ness continua ad affascinare generazioni, con oltre 1.100 avvistamenti registrati dal 1933 a oggi. Tuttavia, le prove raccolte finora indicano che il “mostro” potrebbe essere qualcosa di molto meno esotico. Adrian Shine, naturalista scozzese e fondatore del Loch Ness Project, ha dedicato cinque decenni allo studio del fenomeno, giungendo a una conclusione sorprendente: “A Loch Ness ci sono creature dal lungo collo, ma si chiamano cigni e non sono mostri.”

Le teorie di Adrian Shine

Secondo Shine, molti avvistamenti di Nessie sarebbero il risultato di fraintendimenti. In condizioni di calma, le onde provocate dalle barche possono creare illusioni ottiche che ingannano la percezione delle dimensioni e delle distanze sull’acqua. Inoltre, le figure che alcuni hanno interpretato come un collo lungo e sinuoso potrebbero semplicemente essere cigni con il becco immerso o parzialmente sollevato.

Shine sottolinea inoltre che Loch Ness non dispone di una biomassa sufficiente per sostenere un grande predatore, rendendo biologicamente improbabile l’esistenza di una creatura come quella descritta dalla leggenda.

Un mito alimentato dalla fantasia popolare

Nonostante le spiegazioni scientifiche, il fascino per il mostro di Loch Ness rimane intatto. Dal celebre “avvistamento” del 1933, immortalato dal Daily Express, alle più recenti ipotesi su anguille giganti, storioni o pesci gatto, Nessie ha saputo adattarsi all’immaginario collettivo.

“La fantasia popolare si è impossessata di questa storia e non la mollerà mai,” ha dichiarato Shine. Per molti, Loch Ness rappresenta un simbolo di mistero, un luogo dove l’ignoto può ancora esistere.

Il mistero continua

Sebbene la teoria del “mostro cigno” sia plausibile, non sembra destinata a spegnere il fascino per Nessie. Le leggende hanno una forza narrativa che va oltre i fatti scientifici, e Loch Ness rimarrà probabilmente un luogo di immaginazione e curiosità, capace di attrarre sognatori e scettici in egual misura.

Francesco Antonicelli

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