Un senzatetto di Curitiba riabbraccia il suo cane dopo una battaglia legale. La decisione del tribunale richiama il concetto di “famiglia multispecie”.
A Curitiba, capitale dello stato brasiliano del Paraná, una vicenda commovente ha catturato l’attenzione pubblica e suscitato un dibattito sul legame tra uomini e animali. Carlos Merlini Neto, un senzatetto di 46 anni, si è visto sottrarre il suo amato cagnolino Rock in seguito a un incidente che aveva coinvolto il cucciolo. Rock, sfuggito al controllo del proprietario, era stato investito da un’auto e trasferito in un canile municipale per ricevere cure. Tuttavia, invece di restituirlo al legittimo proprietario, il rifugio aveva inserito il cane nella lista degli animali destinati all’adozione.
Carlos, nonostante la precarietà della sua condizione, non ha mai smesso di lottare per riavere Rock. Ogni giorno si presentava al rifugio per chiedere notizie, ma le sue richieste rimanevano inascoltate. Parallelamente, l’eco mediatica della vicenda attirava potenziali adottanti, rischiando di separare per sempre il senzatetto dal suo compagno a quattro zampe.
Determinato a far valere i propri diritti, Carlos si è rivolto a un difensore pubblico, che ha portato il caso davanti al 15/o Tribunale speciale del Tesoro pubblico di Curitiba. La sentenza, emessa sulla base dell’articolo 226 della Costituzione brasiliana, ha riconosciuto Rock come parte integrante del “nucleo familiare” di Carlos, definendolo una “famiglia multispecie”. Il giudice ha stabilito che il cane dovesse essere restituito al proprietario, affermando: “Non si può ignorare che stiamo parlando di una famiglia composta da esseri umani e animali domestici, legati da un rapporto di convivenza e affetto reciproco.”
La decisione rappresenta un precedente importante, soprattutto in un contesto urbano, dove il concetto di famiglia multispecie è raramente applicato. In molti casi, tale definizione si limita ad ambiti rurali o a comunità in cui animali di diverse specie convivono con ruoli specifici. Qui, invece, viene riconosciuta l’interdipendenza affettiva tra un uomo e il suo animale domestico.
Il ritorno di Rock tra le braccia di Carlos ha commosso non solo la comunità locale, ma anche persone di tutto il mondo, sensibilizzando sull’importanza del legame tra uomini e animali. Molte associazioni e privati hanno manifestato solidarietà verso il senzatetto, riconoscendo la sentenza come un passo avanti nella tutela dei diritti degli animali e dei loro proprietari.
Rock, ignaro del clamore suscitato, ha ripreso il suo posto accanto a Carlos, simbolo vivente di una famiglia che supera le convenzioni tradizionali e si fonda sull’amore e sull’empatia. Questa storia, oltre a restituire speranza, potrebbe influenzare positivamente future decisioni giudiziarie in Brasile e non solo.
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