Mittens, il gatto dimenticato nella stiva dell’aereo: 24 ore tra atterraggi e decolli al buio

Il gatto Mittens, dimenticato nella stiva di un volo Air New Zealand, ha trascorso oltre 24 ore tra decolli e atterraggi prima di essere riconsegnato alla proprietaria Margo Neas.


Dimenticato nella stiva: il viaggio di Mittens inizia a Christchurch

Tutto è cominciato a Christchurch, in Nuova Zelanda, dove Margo Neas ha preso un volo con la compagnia Air New Zealand per trasferirsi nella sua nuova casa a Melbourne, in Australia. Il suo gatto, Mittens, un Maine Coon di 8 anni, è stato imbarcato in stiva come richiesto dalla politica della compagnia, che non consente il trasporto di animali in cabina, indipendentemente dalla taglia.

Al termine del volo, giunta in Australia, Margo ha atteso per ore nell’area merci, ma del suo gatto non c’era traccia. Dopo aver denunciato l’accaduto al personale, ha scoperto che Mittens non era stato scaricato dall’aereo, ma era rimasto a bordo, tornando indietro verso Christchurch per un ulteriore volo di sette ore e mezza.

Secondo la spiegazione fornita dalla compagnia, l’errore sarebbe stato causato da una sedia a rotelle stivata che aveva oscurato la visuale del trasportino del gatto, impedendo agli addetti ai bagagli di accorgersi della sua presenza. Per mitigare i rischi, il pilota del volo ha mantenuto attivi i sistemi di riscaldamento della stiva, garantendo condizioni adeguate al benessere dell’animale durante il viaggio.


Mittens e Margo si riuniscono dopo un’odissea di 24 ore

Dopo essere tornato a Christchurch, Mittens ha dovuto affrontare un secondo volo per raggiungere nuovamente Margo a Melbourne, completando così un’odissea durata 24 ore. La compagnia si è scusata per l’inconveniente, promettendo di rimborsare i costi sostenuti dalla proprietaria e confermando che il gatto è arrivato in buone condizioni di salute, anche se con un leggero sottopeso.


Regole e costi: viaggiare con animali in aereo resta complesso

Viaggiare con un animale domestico in aereo comporta notevoli complicazioni, tra regole rigide e limiti imposti dalle compagnie. Alcune, come Air New Zealand, non consentono il trasporto in cabina, mentre altre pongono restrizioni di peso che includono il trasportino, escludendo così la maggior parte dei cani di taglia media o grande.

Sebbene esistano soluzioni di lusso come i voli privati, con costi che possono superare i 10.000 dollari a tratta, queste non rappresentano un’opzione accessibile alla maggior parte dei proprietari. Per molti, l’unica alternativa rimane la stiva, con tutti i rischi e le preoccupazioni che ne derivano.

L’esperienza di Margo e Mittens si è conclusa positivamente, ma episodi simili evidenziano la necessità di migliorare i servizi per il trasporto di animali, garantendo sicurezza e serenità ai viaggiatori e ai loro compagni a quattro zampe.

Francesco Antonicelli

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