I Cani e il loro mondo

Daisy torna a casa dopo sette anni di assenza, cosa accade dopo

Il cane rapito nel 2017 torna alla sua famiglia grazie al microchip e alla legge contro il furto degli animali

Nel 2017, la vita di Rita e Philip Potter era cambiata improvvisamente. Il loro amato cane, Daisy, una Labrador di sei anni, era stato rapito dal giardino della loro casa a Norfolk. La coppia aveva vissuto anni di ansia e speranza, nella continua ricerca del cane che sembrava essere scomparso nel nulla. Purtroppo, nonostante l’impegno dei proprietari e l’aiuto di numerosi appelli pubblici, Daisy sembrava essersi persa per sempre.

Nel 2024, la vicenda aveva ispirato una grande mobilitazione. La famiglia Potter non aveva mai rinunciato all’idea di riabbracciare il loro animale, e la storia del rapimento aveva spinto molti a lottare per una causa che riguarda un numero crescente di famiglie: il furto di animali domestici. L’intera vicenda aveva portato alla nascita di una nuova legislazione: nel 2024, il governo del Regno Unito aveva approvato il Pet Abduction Act, una legge che prevede pene severe per chiunque sottragga animali, con pene fino a cinque anni di prigione.

La scoperta di Daisy: un colpo di fortuna dopo sette anni

Il 2 febbraio 2025, finalmente, è arrivata la notizia che tutti aspettavano. Kim Walters, un ispettore dell’Rspca, durante un controllo di routine a Weston-super-Mare nel Somerset, ha trovato una cagnolina in stato di evidente trascuratezza. L’animale, in condizioni di salute precarie, aveva delle masse mammarie non curate e il pelo sporco. I segni di maltrattamenti erano evidenti. Dopo aver portato il cane dal veterinario, l’ispettore ha utilizzato il microchip, un piccolo dispositivo che aveva permesso di risalire ai contatti della famiglia Potter.

Alla notizia del ritrovamento, Rita, oggi 80enne, e Philip non potevano credere ai loro occhi. La loro amata Daisy, che nel frattempo aveva raggiunto i 13 anni, era stata finalmente trovata. «Non abbiamo mai smesso di sperare», ha dichiarato Rita, «guardavamo ogni giorno la sua foto sul caminetto e ci chiedevamo dove fosse. Ora è di nuovo con noi, e la riempiremo di amore e attenzioni».

Nonostante l’età avanzata e i problemi di salute, Daisy ha ricevuto una calda accoglienza. I nipoti della coppia le hanno comprato nuovi giocattoli e dolcetti, e il cane potrà ora godere della compagnia e dell’affetto della sua famiglia, in un ambiente che le era stato negato per troppo tempo.

La battaglia continua: lotta contro il furto degli animali e la legislazione di tutela

La storia di Daisy ha avuto anche un’importante ricaduta legislativa, rafforzando le leggi contro il furto degli animali. Il Pet Abduction Act ha rappresentato una vittoria per le campagne a favore della tutela degli animali, e oggi, grazie alla determinazione di famiglie come quella dei Potter e alle continue indagini della Rspca, molti altri animali rapiti potrebbero essere restituiti ai legittimi proprietari. Il caso di Daisy è stato un simbolo di speranza e determinazione.

La vicenda di Daisy ha dimostrato ancora una volta l’importanza dei microchip come strumento fondamentale per il recupero degli animali rubati.

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