Una storia di affetto che va oltre la morte, quella che lega Nonno Alfio e il suo cane Taco. Un amore che non conosce separazioni e che ha avuto un epilogo che ha commosso un intero paese.
Nonno Alfio, un falegname appassionato e instancabile, ha trascorso la sua vita a riparare e creare con le proprie mani. Il suo laboratorio, situato alle pendici dell’Etna, è stato il suo rifugio per molti anni, un luogo dove ogni giorno iniziava con il rumore della saracinesca e il profumo del legno. Nonostante gli anni che passavano, Alfio non aveva intenzione di ritirarsi dal suo mestiere. L’amore per il lavoro era il suo carburante, la sua vita quotidiana. Ma c’era un altro affetto che riempiva le sue giornate: il cane Taco.
Taco, un meticcio di grossa taglia dal pelo riccio, è arrivato nella vita di Alfio in modo inaspettato, diventando presto il suo compagno inseparabile. Il cane, che inizialmente viveva nella bottega del falegname, ha condiviso con lui non solo i momenti di lavoro, ma anche le passeggiate quotidiane. Ogni sera, Nonno Alfio portava il cane a passeggio, lo spazzolava e lo preparava per la notte. Col tempo, Taco ha sviluppato un legame talmente forte con Alfio che non riusciva più a separarsi da lui, nemmeno per una notte.
Con il passare degli anni, Nonno Alfio ha iniziato a fare i conti con l’età che avanzava. La sua salute è peggiorata, e il vecchio falegname ha cominciato a soffrire di gravi problemi di salute, che lo hanno costretto a scrivere una lettera-testamento per i suoi cari. “Vi ho amato tanto e spero di avervi insegnato la cura, l’impegno e la tenacia”, ha scritto, esprimendo la sua gratitudine per i suoi nipoti e, naturalmente, per Taco, che gli ha fatto compagnia fino alla fine. Dopo la sua morte, Taco non è riuscito a rassegnarsi alla perdita del suo amico umano.
Il cane, ormai anziano anche lui, ha mostrato un dolore immenso per la scomparsa di Nonno Alfio. Ogni giorno, alla stessa ora, scappava di casa e si recava in chiesa, il luogo dove aveva visto per l’ultima volta il suo padrone. Si sdraiava tra le panchine, sperando di rivedere il suo amico. Il parroco, Padre Andrea, ha accolto il cane nella chiesa, rassicurando i fedeli: “Taco è uno di noi, non è aggressivo e sta soffrendo molto, stategli accanto. La mia chiesa è per tutti”. Una testimonianza di affetto che dimostra quanto il legame tra uomo e animale possa andare oltre la vita stessa.
Questa storia ha scosso il piccolo paese,
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