Un cane randagio accompagna i cortei funebri, un gesto che emoziona il mondo

Ad Ariobamba, una cittadina in Ecuador, un cane randagio dal manto bianco e macchie color caffè è diventato protagonista di una tradizione particolare. Senza padrone e senza un nome, il cane è apparso dal nulla, scegliendo di partecipare ai cortei funebri locali, accompagnando i defunti nel loro ultimo viaggio.

Un cane che veglia sui defunti

Da qualche tempo, il cane randagio ha preso a frequentare regolarmente le cerimonie funebri organizzate dalla Funeraria Gonzalo Mendoza. Ogni volta che l’agenzia organizza una celebrazione, il cane appare puntuale, partecipando alle processioni e presenziando ai funerali. Con il suo comportamento inusuale, sembra quasi assumere il ruolo di un custode delle anime in partenza, vegliando sui defunti con grande serietà.

Gli operatori dell’agenzia raccontano che il cane ha sviluppato una sorta di consapevolezza delle dinamiche dei cortei funebri. Durante le processioni, si fa strada tra le auto, abbaiando e fermando il traffico per consentire il passaggio della bara. Questo comportamento, che potrebbe sembrare insolito, avviene senza che nessuno gli abbia mai insegnato cosa fare. L’animale sembra guidato da un istinto profondo, accompagnando il corteo fino al cimitero, dove, in alcuni casi, si sdraia sopra il feretro come se volesse proteggere l’anima del defunto durante l’ultimo viaggio.

Una tradizione che affascina e commuove

La storia del cane randagio è diventata virale grazie ai video pubblicati dall’agenzia funebre su TikTok (@funerales.gonzalo). La sua presenza ha suscitato molte emozioni, facendo nascere paragoni con le antiche tradizioni mesoamericane, in particolare con la figura del cane che accompagna le anime nell’aldilà, come previsto dalla mitologia azteca. Secondo le credenze di Mictlan, il regno dei morti, un cane è incaricato di guidare le anime oltre il fiume che separa la vita dall’eternità.

Nonostante l’incredibile dedizione del cane, la sua libertà resta intatta. Nonostante i tentativi di adottarlo da parte del personale della Funeraria Gonzalo Mendoza, che gli ha offerto una cuccia e del cibo, l’animale preferisce mantenere la sua indipendenza. Il cane accetta il cibo, ma poi scompare nuovamente, come se non volesse essere trattenuto. “Lui è il vero capo”, scherzano i dipendenti dell’agenzia, “supervisiona e poi se ne va.”

La storia del cane randagio continua a commuovere chiunque lo incontri,

Emanuele Larocca

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