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Un cucciolo randagio è stato brutalmente cacciato in mezzo alla strada con una scopa da una donna a Mirissa. Ora è al sicuro nel rifugio Animal SOS Sri Lanka.
Un episodio di grave maltrattamento nei confronti di un animale si è verificato a Mirissa, località situata lungo la costa meridionale dello Sri Lanka. Durante il tragitto verso il proprio rifugio, alcuni operatori di Animal SOS Sri Lanka hanno assistito a una scena che li ha profondamente colpiti: una donna spingeva via con una scopa un cucciolo di cane, costringendolo ad attraversare una strada trafficata. L’obiettivo era liberarsene in fretta, senza alcuna attenzione per la sua incolumità.
Immediatamente allertati, i volontari si sono fermati e sono intervenuti. Kim Cooling, fondatrice del progetto Animal SOS, ha recuperato il cucciolo spaventato, un piccolo meticcio dal manto nero, visibilmente confuso e tremante. L’animale è stato successivamente trasportato al centro di accoglienza per ricevere le prime cure.
Il cucciolo è stato chiamato Basil Brush e, secondo quanto riportato dall’organizzazione, non mostrava segni evidenti di ferite, ma si trovava in uno stato di forte stress. Dopo il salvataggio, ha ricevuto cure veterinarie e il sostegno necessario per superare il trauma subito.
L’organizzazione Animal SOS Sri Lanka gestisce un rifugio che ospita centinaia di cani in difficoltà, molti dei quali mutilati, disabili o anziani. La fondazione lavora quotidianamente per soccorrere animali randagi in condizioni critiche, affrontando una realtà caratterizzata da forti episodi di violenza e abbandono.
«Lo Sri Lanka è una terra con una monumentale crudeltà sugli animali, eppure non si fa nulla per affrontare questa allarmante calamità sociale», ha dichiarato l’associazione sui propri canali social, pubblicando le immagini del cucciolo salvato.
Il caso di Basil Brush è solo uno tra molti. I volontari, spesso a corto di risorse, continuano a impegnarsi per offrire una seconda possibilità a cani e gatti maltrattati. Le attività della struttura sono rese possibili grazie al contributo di donazioni private, con cui vengono coperte spese mediche, alimentari e di gestione quotidiana.
Nonostante la difficoltà del contesto in cui operano, gli operatori di Animal SOS Sri Lanka confermano la volontà di proseguire nel loro lavoro di soccorso e sensibilizzazione, offrendo rifugio e assistenza agli animali più vulnerabili.
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