Nick ed Emerson, amici inseparabili entrambi sordi, comunicano con la lingua dei segni

Nel Maine, un ragazzo sordo adotta un cucciolo con la stessa disabilità: comunicano perfettamente grazie all’American Sign Language. Una storia di empatia e amore.

Un legame speciale nato dal destino (e dalla lingua dei segni)

Negli Stati Uniti, e più precisamente nel Maine, vive una coppia di amici davvero unica: Nick Abbott, 31 anni, e il suo cane Emerson, un cucciolo di Labrador che come lui è sordo. Il loro legame profondo si è creato fin dal primo momento grazie a un linguaggio comune, quello dei segni, ma anche alla straordinaria capacità di comprendersi al di là delle parole.

Nick, anche lui sordo dalla nascita, ha deciso di adottare Emerson quando ha letto l’annuncio di un’associazione animalista, la NFR Maine, che cercava una famiglia per il cucciolo. Abbandonato a sei settimane e trasferito da un rifugio della Florida, il cane aveva incontrato diversi ostacoli a causa della sua condizione, ma il giovane ha capito subito che tra loro ci sarebbe stato un legame speciale. “Sono sordo anch’io e sento che avremo un buon feeling”, ha scritto rispondendo all’annuncio.

Ordini in lingua dei segni: comunicare senza parole

Una volta accolto in casa, Emerson ha iniziato ad apprendere i comandi base – come “siediti”, “vieni” e “a terra” – direttamente in American Sign Language (ASL), la lingua ufficiale dei segni utilizzata negli Stati Uniti. In poco tempo, il cucciolo ha dimostrato un’attenzione e una sensibilità straordinarie, riuscendo a comprendere gesti e segnali con naturalezza.

La loro intesa quotidiana è diventata anche un racconto online: Nick ha aperto una pagina su Instagram dove condivide momenti della loro vita insieme, attirando l’attenzione di migliaia di utenti. Ogni scatto, ogni video, testimonia quanto forte sia il legame che unisce i due.

L’amore non conosce barriere

Quella tra Nick ed Emerson è una storia che mostra come la disabilità non sia un limite, ma anzi un punto di contatto capace di generare empatia autentica. Il loro incontro, favorito forse dal destino, è stato reso possibile soprattutto dalla sensibilità del giovane, che ha scelto di dare una possibilità a un cane spesso scartato da altri.

Insieme vivono un’amicizia fondata sul rispetto, sulla comunicazione e sulla capacità di ascoltare in modi diversi. Una storia che ricorda quanto il linguaggio dell’amore e dell’accoglienza sia davvero universale.

Emanuele Larocca

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