Nato con una rara sindrome, il piccolo cane sembrava destinato al rifugio. Ma una donna ha scelto di seguirlo col cuore, cambiandogli per sempre la vita.
La sua andatura insolita ricordava il movimento delle bracciate, più che quello delle zampe: Podling, cucciolo senza nome e senza microchip, è arrivato al rifugio Louisiana SPCA con lo sguardo spaesato e il corpo steso al suolo. Non riusciva a camminare come gli altri cani, sembrava “nuotare” sull’asfalto, con le zampe che scivolavano ai lati.
A portarlo era stata una donna, in procinto di lasciare la città, che lo aveva preso da alcuni vicini. Doveva essere un passaggio temporaneo. Ma nulla è andato secondo i piani. “Aveva in programma di partire – racconta Christian Moon, operatore del rifugio – ma poi è successo qualcosa”.
I veterinari hanno subito identificato la causa: Swimmer Puppy Syndrome, una condizione che colpisce alcuni cuccioli nei primi mesi di vita. Le zampe posteriori si sviluppano deboli e il corpo tende ad appiattirsi, rendendo difficile reggersi in piedi. Le cause possono essere genetiche, nutrizionali o ambientali.
Ma nonostante le difficoltà, Podling era pieno di energia e curiosità. “Esplora, gioca, si muove a modo suo. Non si lascia fermare da nulla”, raccontano i volontari. La struttura del rifugio, da sempre attenta ai casi più complessi, si è presa cura di lui con professionalità e affetto.
Per tre giorni Podling è rimasto al rifugio, in attesa che qualcuno lo reclamasse. Nessuno si è fatto vivo. Il suo futuro sembrava incerto. Ma proprio quando tutto lasciava presagire un destino da randagio, la donna che lo aveva portato è tornata.
“Ha detto che non riusciva a toglierselo dalla testa – ricorda Moon –. Non conosceva i dettagli della sua salute, ma sapeva di volerlo nella sua vita. E così lo ha adottato, senza esitazioni”.
Podling ora vive con la sua nuova mamma, quella che ha scelto di amarlo due volte: la prima, salvandolo. La seconda, scegliendolo per sempre. “Sta bene, è felice, ha trovato casa”, conferma il rifugio. Corre ancora “a modo suo”, ma ora non è più solo.
La sua è una storia di salvezza, ma anche di sguardi che non si dimenticano. Di legami che nascono in un istante e non si spezzano mai più. Perché a volte, basta davvero una sola persona giusta per riscrivere il destino di un animale.
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