Sente un cucciolo piangere nella foresta e scopre che in realtà sono due i cagnolini abbandonati
Il volontario Niall interviene dopo aver udito lamenti nella boscaglia. In due giorni, sei cani lasciati soli. I due cuccioli ora sono al sicuro.
Il pianto nel silenzio della foresta
In una zona remota della Thailandia, conosciuta per i frequenti casi di abbandono di animali, il volontario Niall Harbison ha compiuto l’ennesimo gesto di salvataggio. Tutto è iniziato quando ha udito il pianto insistente di un cucciolo provenire dalla foresta. Spinto dall’intuito e dall’esperienza, ha deciso di seguire quei lamenti fino a raggiungere la fonte del dolore.
Ad attenderlo nel cuore della vegetazione, un cucciolo bianco, solo e visibilmente spaventato. Ma la sorpresa più grande è arrivata poco dopo: a pochi metri di distanza, un secondo cucciolo, marrone, giaceva nascosto tra le foglie, anch’esso abbandonato e disorientato.
Due cuccioli, due famiglie diverse
Niall ha poi scoperto che i due cuccioli non erano fratelli, ma erano stati abbandonati nello stesso giorno da due famiglie diverse, nella medesima zona della foresta. Il salvataggio, filmato e raccontato sui social, ha toccato il cuore di migliaia di persone. Con voce rotta, Niall ha spiegato: “In due giorni, sei cani sono stati lasciati qui. È devastante. Non smette mai”.
Nel suo video, si percepisce tutta la frustrazione di un volontario che ogni giorno combatte contro un fenomeno silenzioso e crudele. Eppure, nonostante le difficoltà, non si arrende.
Ora sono al sicuro
I due cuccioli, visibilmente provati ma in buone condizioni di salute, sono stati subito messi al sicuro. Ora si trovano in un rifugio gestito da volontari, dove ricevono cure, cibo e affetto. Il loro futuro è ancora incerto, ma una cosa è certa: grazie a Niall, sono sopravvissuti all’abbandono.
Nel frattempo, continua la battaglia per sensibilizzare l’opinione pubblica e frenare il numero crescente di animali lasciati a se stessi. Per ogni cucciolo salvato, Niall lancia un messaggio: “Ogni vita conta. Nessun cane dovrebbe crescere nella paura e nell’abbandono”.