Ozzy, salvato un minuto prima dell’eutanasia: il cane nero “invisibile” ora vive felice con quattro gatti

Condannato per razza e colore, ha commosso tutti con un gesto di dolcezza verso un gatto. Il video ha cambiato il suo destino.

Il pregiudizio e la condanna: “Nessuno voleva Ozzy”

Nessuno lo voleva. Ozzy, un simil Pit Bull dal manto nero lucido, stava per affrontare il suo ultimo viaggio. Gli operatori del rifugio dell’Oklahoma avevano già fissato l’eutanasia: nessuna richiesta di adozione, nessuna speranza. Come accade a tanti cani neri, era diventato invisibile. E come tanti Pit Bull, era considerato automaticamente “pericoloso”. Ma nei suoi occhi non c’era aggressività: solo una voglia silenziosa di vivere.

E proprio mentre lo stavano accompagnando in ambulatorio, è arrivata una chiamata inattesa.

Il test col gatto che ha cambiato tutto

Una famiglia di un altro Stato, intenzionata ad adottare Ozzy, ha chiesto però una condizione precisa: il cane avrebbe dovuto convivere con quattro gatti. Il rifugio, ormai rassegnato, ha deciso di fare comunque un ultimo tentativo. È stato organizzato in fretta un test di convivenza, senza protocolli ufficiali, solo con la speranza che non accadesse nulla di sbagliato.

Il video girato durante l’incontro ha lasciato tutti senza parole: Ozzy si avvicina timidamente al gatto, lo annusa, poi si ritrae con rispetto. Nessuna reazione aggressiva, nessun istinto predatorio. Solo dolcezza. Quel gesto è bastato a fermare l’eutanasia. E a salvargli la vita.

La nuova vita in Colorado e un messaggio contro i pregiudizi

Pochi giorni dopo, Ozzy ha lasciato per sempre il canile e ha iniziato la sua nuova vita in Colorado, circondato dall’affetto della famiglia adottiva e dai suoi fratelli felini. La famiglia ha poi commentato: «Siamo consapevoli che quel test non fosse sicuro, ma siamo grati che il gatto stia bene e che Ozzy abbia avuto la sua occasione. Kitty è stata fortunata. Ma il più fortunato di tutti è stato lui».

Il video del salvataggio è diventato virale, suscitando emozione ma anche riflessione. «Gli animali neri sono sempre gli ultimi», ha scritto un utente. «Che gioia sapere che non è morto solo e dimenticato». Dal rifugio è arrivato un messaggio forte: «Quando scegliete un compagno, guardate oltre l’aspetto. Date una possibilità ai timidi, ai difficili, ai dimenticati. Anche noi, quelli che fanno paura solo per pregiudizio, possiamo amarvi più di quanto possiate immaginare».

Oggi Ozzy non è più invisibile. È un simbolo di speranza e rinascita. Perché a volte basta un gesto, anche piccolo, per cambiare un destino.

Francesco Antonicelli

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