Scooby, il cane che ha vegliato il corpo del suo padrone senzatetto, una veglia silenziosa d’amore

Trovato accanto al suo amico umano senza vita su una spiaggia in Brasile, il cane è stato adottato dopo aver commosso un’intera nazione.

La scena sulla spiaggia: una veglia silenziosa d’amore

Sulla spiaggia di Balneário Camboriú, nello stato di Santa Catarina, nel sud del Brasile, si è consumata una delle scene più toccanti che la cronaca abbia riportato negli ultimi giorni. Un cane dal pelo arruffato e lo sguardo perso nel vuoto è rimasto accanto al corpo senza vita del suo compagno di vita: un senzatetto annegato in mare.

Nonostante l’arrivo dei soccorritori, il dispiegamento di forze e il telo steso sul cadavere, il cane non si è mai mosso dal fianco dell’uomo. Ha vegliato su di lui in silenzio, rifiutando di abbandonarlo anche quando la polizia scientifica ha proceduto alla rimozione del corpo. La scena ha colpito profondamente chiunque fosse presente in quel momento.

Una fedeltà incrollabile: “Non lo lasciava mai”

L’uomo deceduto, 39 anni, originario di Pato Branco (nello stato del Paraná), era noto nella zona. Viveva raccogliendo materiali riciclabili e dormiva spesso nelle vicinanze della spiaggia, sempre in compagnia del suo cane. Chi lo conosceva ha confermato il profondo legame tra i due. Un legame che nemmeno la morte ha interrotto.

Quando il corpo è stato portato via, il cane ha continuato a cercarlo con lo sguardo, incapace di comprendere davvero cosa fosse accaduto. In quella silenziosa attesa, ha lasciato a tutti un messaggio universale: l’amore e la lealtà non conoscono parole, né confini.

Una nuova vita: Scooby trova casa dopo la tragedia

Dopo la tragedia, la Guardia Municipale ha preso in carico il cane e lo ha affidato alla Ong Viva Bicho, che ha immediatamente garantito cure veterinarie, vaccinazioni e sterilizzazione. L’organizzazione ha anche lanciato un appello pubblico per trovargli una casa.

Il giorno successivo, una coppia di Brusque, Lauriani Garghetti e Allan Tatsch, ha risposto senza esitazione. Si sono recati al rifugio e hanno deciso di adottarlo. Lo hanno chiamato Scooby, e oggi vive con loro e con altri due cani.

«Abbiamo visto il suo dolore e sapevamo di poterlo aiutare. Gli daremo tutto ciò di cui ha bisogno: amore, sicurezza e una casa», ha raccontato Lauriani. Da quel giorno Scooby ha ricominciato a vivere, circondato da attenzioni e affetto.

La sua storia resta impressa come un esempio potente di fedeltà, e come un invito a non voltarsi dall’altra parte quando qualcuno — uomo o animale — ha solo bisogno di essere visto.

Emanuele Larocca

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