Il viaggio straordinario del cane Hara con un gruppo di ciclisti
Un cane randagio percorre oltre 95 chilometri nel deserto del Sahara seguendo dei ciclisti: ora vive nel Regno Unito con una nuova famiglia.
Un incontro inaspettato nel Sahara
Durante un viaggio in bicicletta attraverso il Marocco e il deserto del Sahara, la veterinaria neozelandese Emily Lawson e un gruppo di ciclisti hanno vissuto un’esperienza inaspettata: un cane randagio ha cominciato a seguirli e ha continuato a farlo per oltre 95 chilometri. Il primo contatto è avvenuto durante una sosta nel deserto, quando il gruppo ha notato la cagnolina, apparsa stanca e provata. Dopo qualche carezza, il gruppo ha ripreso il cammino senza immaginare che il cane avrebbe corso al loro fianco per tutta quella distanza.
Dopo circa 48 chilometri, i ciclisti si sono fermati per verificare le condizioni dell’animale. Le zampe della cagnolina, poi chiamata Hara, erano visibilmente danneggiate e i cuscinetti plantari consumati. Malgrado la carenza di risorse, i ciclisti hanno deciso di non lasciarla indietro. Lawson ha iniziato a raccontare la storia sui social, mostrando come si siano presi cura del cane proteggendole le zampe con delle calze e adattando il loro viaggio alla sua presenza costante.
Un legame che cresce chilometro dopo chilometro
In pochi giorni, tra i ciclisti e Hara si è creato un legame profondo. Il gruppo ha riconosciuto che quella connessione andava oltre la semplice compassione per un animale randagio. In un video condiviso online, si legge: “Hara ci ha seguito non per cibo, acqua o riparo. Era semplicemente la perfetta migliore amica dell’uomo. O forse le piacciono solo le biciclette”.
Dopo una settimana insieme, i ciclisti hanno lasciato la cagnolina in un rifugio ad Agadir, sperando di trovarle una nuova famiglia. Tuttavia, in un Paese dove la presenza di cani randagi è stimata attorno ai tre milioni e dove raramente vengono adottati come animali domestici, le prospettive non erano incoraggianti. Di fronte a queste difficoltà, Lawson ha scelto di occuparsi direttamente dell’adozione di Hara.
L’arrivo nel Regno Unito e la nuova vita
Per poterla portare con sé nel Regno Unito, la veterinaria ha dovuto attendere quattro mesi, tempo necessario per il completamento degli esami sanitari e della profilassi contro la rabbia. A inizio aprile, Lawson è tornata in Marocco e ha ufficialmente adottato Hara.
“Ora sta benissimo, ogni giorno ci sorprende con il modo in cui si sta adattando felicemente alla sua nuova vita”, ha dichiarato. Sui social, la scelta di adottare il cane ha riscosso grande apprezzamento. Tra i tanti commenti, uno utente ha scritto: “Essere scelti da un cane è una delle sensazioni più gratificanti. Congratulazioni per il tuo amico per sempre”.
Oggi Hara vive nel Regno Unito, lontano dal deserto in cui è iniziata la sua storia, ma sempre accanto alla persona che ha deciso di darle una seconda possibilità.
4o