Lasciato in clinica perché la sua famiglia non voleva curarlo, il piccolo Earnie ha commosso il web grazie all’amore ricevuto da altri gatti e volontari.
Aveva meno di un anno quando Earnie, un dolcissimo gattino dagli occhi azzurri e dal manto chiaro, è stato abbandonato in una clinica veterinaria. La sua famiglia ha scelto di rinunciare a lui dopo la diagnosi di un blocco urinario, malattia che richiedeva cure immediate e costose. Una decisione crudele, ma purtroppo non rara: in molti canili e rifugi, la voce “rinuncia di proprietà” compare spesso accanto ai nomi di animali lasciati indietro quando diventano un “problema”.
Dopo l’intervento, Earnie ha vissuto giorni durissimi: fisicamente debilitato e emotivamente devastato, non mangiava, non reagiva, non si fidava più di nessuno. Ma il destino aveva in serbo una nuova possibilità.
A tendergli la zampa è stata l’associazione Alley Cat Rescue, che ha preso Earnie sotto la sua protezione e lo ha affidato temporaneamente a una famiglia adottiva. Ed è lì che è iniziata la sua vera rinascita.
In quella casa c’era Persimmon, un altro micio, dal manto scuro e dal cuore grande. È stato lui il primo a capire quanto Earnie avesse bisogno di amore. Gli si è accoccolato accanto, gli ha fatto le fusa, lo ha coccolato ogni giorno, aiutandolo a superare la diffidenza e il dolore.
“Lo considerava il suo compagno di coccole”, raccontano i pet mate sui social. Poco alla volta, Earnie ha ricominciato a fidarsi, a giocare, a fare amicizia anche con gli altri gatti della casa, come il piccolo Copper, che sembrava proteggerlo come un fratello maggiore.
Oggi Earnie è diventato il “compagno di riposini” più amato del rifugio: non appena un altro gatto si sdraia a riposare, lui si avvicina e si accoccola accanto, facendo le fusa per comunicare affetto e protezione.
La sua presenza è così positiva che altri gattini in difficoltà, come Gumdrop, hanno iniziato a imitarlo, trovando nel suo esempio una guida. Earnie è la prova che l’abbandono non spegne l’anima, e che con cure, empatia e amore, anche i cuori più feriti possono tornare a battere forte.
“Earnie oggi sa di essere amato e protetto. Ha bisogno di qualche attenzione medica in più, e va bene così. Le coccole non gli mancano mai”, spiegano i volontari del rifugio. E la sua storia, ormai virale, è diventata simbolo di speranza, resilienza e amore reciproco tra umani e animali.
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