Gordon, il cucciolo che non ha mai conosciuto l’amore: “Se non trova casa ora, sarà troppo tardi”

Ha solo un anno ma già mezza vita l’ha passata in un box. Gordon ha bisogno di una casa, prima che sia troppo tardi.

Un cuore giovane chiuso dietro le sbarre

Da sette mesi Gordon vive dietro le grate di un canile a Nocera Inferiore, nel Salernitano. È arrivato lì da cucciolo, accalappiato per strada, con il pelo bianco sporco e lo sguardo di chi ha già conosciuto la diffidenza del mondo. Oggi ha poco più di un anno e divide il box con una femmina, ma ciò che desidera davvero è una famiglia.

Ha tutta la vita davanti e una grande voglia di apprendere”, racconta con la voce rotta Tiziana, volontaria del rifugio che lo segue da mesi. “Ogni giorno lo guardo e penso a quanto potenziale abbia. Ma più tempo passa qui dentro, più si chiude”.

Il tempo è il suo peggior nemico

Gordon è un incrocio tra Labrador e Maremmano. Intelligente, sensibile, bisognoso di fiducia. Ma il suo percorso in canile rischia di comprometterne il futuro: “Se non va a casa ora, sarà sempre più difficile per lui”, spiega Tiziana. “Le sue paure aumentano e rischia di diventare invisibile agli occhi di chi cerca un cane già pronto. Lui invece ha bisogno di pazienza e comprensione”.

Da settimane è seguito da un’educatrice cinofila. Lavorano insieme sulla socializzazione, sul guinzaglio, sul gioco. “L’ultima volta l’abbiamo portato nell’area di sgambamento, abbiamo messo una piscinetta e si è buttato dentro con entusiasmo. È pronto, lo dimostra ogni giorno”.

Una possibilità, o tutto andrà perduto

Per Gordon, l’adozione ideale sarebbe in una casa con giardino, in una famiglia che possa garantirgli tempo, calma e magari una cagna femmina adulta come guida. La presenza di un altro cane equilibrato lo aiuterebbe moltissimo ad ambientarsi e superare le sue insicurezze.

Ha voglia di fidarsi, di aprirsi, di amare. Supplica con gli occhi. Ma serve qualcuno che lo veda per quello che è: un’anima dolce, ancora fragile, ma piena di speranza”, conclude Tiziana.

Francesco Antonicelli

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