Kiwi, la foca trovata con il cordone ombelicale: nato prematuro, torna libero grazie all’amore dei volontari

Abbandonato alla nascita sulle coste olandesi, Kiwi era destinato a non farcela. Oggi è tornato in mare, simbolo di speranza e rinascita.

Ritrovato prematuro sulla spiaggia: le condizioni disperate di Kiwi

Aveva appena 3 giorni di vita quando è stato trovato sulle coste dei Paesi Bassi, solo, fragile e con il cordone ombelicale ancora attaccato. Il piccolo Kiwi, una cucciola di foca grigia, è diventato famoso grazie a un video pubblicato dal Seal Rescue and Rehabilitation Center, che ne ha documentato il salvataggio. Pesa solo 8 chili, è lungo 66 centimetri e ha ancora il manto prenatale, una pelliccia che le foche normalmente perdono prima di nascere. Tutti segni di una nascita prematura.

I volontari, inizialmente, hanno osservato la zona per 24 ore nella speranza che la madre tornasse a cercarlo. Ma la mamma non è mai arrivata. Kiwi era orfano, vulnerabile, ma non privo di grinta. Sin dai primi momenti, ha dimostrato un carattere sorprendente: tentava di mordere i soccorritori nonostante fosse ancora privo di denti. Una reazione istintiva che ha subito incoraggiato i veterinari: quel piccolo aveva voglia di vivere.

Un recupero delicato, tra cure, pazienza e tanto nuoto

I medici del centro hanno subito avviato le procedure di recupero: Kiwi è stato alimentato con un porridge ricco di salmone e sottoposto a controlli costanti. L’obiettivo era uno solo: salvarlo, ma senza snaturarne i comportamenti tipici, per renderlo pronto – un giorno – al ritorno in libertà.

Con il passare delle settimane, Kiwi ha recuperato rapidamente le forze: ha perso il manto prenatale, sostituito dal caratteristico pelo grigio delle foche adulte, e ha iniziato a trascorrere sempre più tempo in acqua. Nuotava nella vasca del centro per ore, perfezionando le sue abilità in vista del rientro nel suo habitat naturale.

Il ritorno al mare: Kiwi simbolo di rinascita

Quando le condizioni di salute sono diventate ottimali e l’autonomia era ormai consolidata, per Kiwi è arrivato il momento tanto atteso: il ritorno in mare aperto. L’intervento dei volontari del Seal Rescue and Rehabilitation Center non ha solo salvato una vita, ma ha anche dimostrato come la cura e la dedizione possano cambiare il destino anche nelle condizioni più critiche.

La storia di Kiwi, raccontata anche attraverso le immagini emozionanti pubblicate online, è diventata virale e ha commosso migliaia di utenti. Un piccolo essere nato in condizioni disperate, che oggi nuota libero, è diventato un simbolo di speranza e di amore per la fauna marina.

Francesco Antonicelli

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