Circola sui social un video scioccante: dentro le macchinette claw machine, al posto dei peluche, ci sono cuccioli vivi ammassati e stressati.
Sta suscitando indignazione in tutto il mondo il video diffuso da Action Project Animal, che mostra una scena agghiacciante proveniente dalla Cina. In pochi secondi di filmato, si vede una classica macchinetta da gioco a premi, quelle claw machine dove si cerca di afferrare un oggetto con un artiglio meccanico. Ma stavolta, al posto dei pupazzi, nella teca ci sono cuccioli veri, vivi, uno accanto all’altro, costretti a restare immobili per ore sotto luci artificiali e senza possibilità di fuga.
Le immagini parlano da sole. I piccoli animali, visibilmente stressati e disorientati, vengono esposti alle condizioni ambientali più estreme: luci accese 24 ore su 24, mancanza d’aria, e nessuna protezione contro il caldo o il freddo. Il video ha scatenato una reazione immediata da parte delle organizzazioni animaliste e degli utenti sui social.
A rendere tutto ancora più sconcertante è il fatto che questa pratica, per quanto barbara, non è attualmente illegale. In molte zone del Paese, non esiste ancora una normativa chiara ed efficace che protegga gli animali da simili trattamenti. È proprio su questo punto che si sono concentrate le denunce delle associazioni animaliste: l’assenza di tutele legali lascia spazio a forme di “intrattenimento” che calpestano ogni principio etico.
“Stiamo parlando di esseri viventi trattati come oggetti da vincere, come se fossero un peluche qualsiasi”, denuncia Action Project Animal, che ha chiesto l’intervento urgente della comunità internazionale e una pressante campagna per il divieto assoluto di utilizzo di animali in questi contesti.
Le immagini stanno facendo il giro del mondo, e da più Paesi sono partite petizioni e appelli per chiedere al governo cinese di fermare immediatamente questa pratica. Il maltrattamento animale, nascosto dietro una parvenza di gioco, è una violazione gravissima del rispetto della vita.
Al momento non si hanno notizie certe su quanti siano i luoghi in cui questa macabra versione delle claw machine è ancora operativa, ma l’urgenza è evidente: servono leggi, controlli e condanne esemplari per chi continua a utilizzare animali come fossero premi da esibire.
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