Dopo un anno in canile, Moose si spegne, soffre di depressione: il suo sorriso chiede aiuto

Ha aspettato per dodici mesi la sua occasione, ma ora Moose rischia di lasciarsi andare. I volontari lanciano un appello disperato.

Moose, 3 anni, un anno intero dietro le sbarre

Il 18 maggio, nel rifugio della Benton-Franklin Humane Society, è stata una giornata particolare. Moose, un incrocio con un Pit bull, ha compiuto un anno esatto all’interno del canile. Era stato ritrovato in strada e accolto con la speranza che presto qualcuno si innamorasse di lui. Ma il tempo è passato e la speranza si è affievolita.

Quando Moose è arrivato al rifugio aveva negli occhi fiducia e aspettativa. Era riconoscente verso chi lo aveva salvato e attendeva con pazienza il momento in cui qualcuno l’avrebbe portato via con sé, verso una nuova vita. Ma nessuno è mai arrivato.

I segni della depressione e l’appello dei volontari

Dopo dodici mesi in gabbia, Moose ha iniziato a mostrare segni evidenti di depressione. Sempre più spesso è stato visto rannicchiato in un angolo, immobile, come se non volesse più sperare. I volontari hanno deciso di agire prima che fosse troppo tardi: “Se non viene adottato presto, rischiamo di perderlo”, hanno scritto su Facebook, condividendo immagini toccanti.

Lo scatto più condiviso ritrae Moose steso sul pavimento del box, gli occhi spenti, il corpo stanco. Ma poi, qualcosa è cambiato. Proprio durante le visite dedicate al suo primo anniversario in canile, circondato da sorrisi e carezze, Moose ha mostrato un barlume di gioia. Ha lasciato l’angolo buio e si è affacciato fuori dal box, regalando un sorriso meraviglioso all’obiettivo di una fotocamera.

È ancora adottabile: ma il tempo stringe

Moose ha solo tre anni, è un cane ancora giovane, giocherellone e affettuoso. I volontari assicurano che può vivere bene anche in una famiglia numerosa, purché ci siano cani di taglia media o grande, con cui va particolarmente d’accordo. È un cane che desidera il contatto umano, ma che ormai è vicino al limite della sua resistenza emotiva.

L’appello lanciato dalla Benton-Franklin Humane Society è chiaro: Moose ha bisogno di una casa, di amore, di un’ultima possibilità. Le sue condizioni psichiche rischiano di comprometterne la salute. L’iniziativa social sta già raccogliendo condivisioni e commenti da tutto il Paese, ma serve un passo concreto: un’adozione vera.

Francesco Antonicelli

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