Un uomo trova un cucciolo di appena 12 settimane chiuso in una gabbia, abbandonato in un parcheggio con un biglietto straziante: ora è al sicuro.
Una scena sconvolgente ha lasciato senza parole un uomo della cittadina di New Bern, nella Carolina del Nord. Mentre attraversava un parcheggio, si è imbattuto in una piccola gabbia posizionata vicino a una siepe. Al suo interno, rannicchiato e visibilmente sofferente, c’era un cucciolo di appena dodici settimane. Nella gabbia non c’era acqua, solo un piccolo sacchetto con del cibo e un biglietto scritto a mano.
Il messaggio era breve e commovente: “Per favore prendimi… ho dodici settimane. Non mordo. Prenditi cura di lui. Ha del cibo.”
Nonostante le apparenti buone intenzioni, si trattava a tutti gli effetti di un abbandono. Lasciare un animale in gabbia, in un luogo isolato e privo di acqua, significa metterlo in pericolo e privarlo della possibilità di sopravvivere.
Allertato immediatamente, il personale del New Bern Animal Control è giunto sul posto nel giro di pochi minuti. I volontari hanno trovato il cucciolo visibilmente denutrito, disidratato e spaventato. Dopo un primo soccorso, il piccolo è stato trasferito al Craven-Pamlico Animal Services, un rifugio che si occupa di animali abbandonati e maltrattati.
I veterinari della struttura hanno confermato che il cucciolo era in condizioni precarie, ma fortunatamente recuperabili. Attualmente è sotto osservazione, riceve cure e attenzioni, e ha finalmente un posto caldo dove riposare.
L’intera vicenda ha sollevato indignazione tra i cittadini di New Bern, che si sono stretti attorno alla storia del cucciolo. Se da un lato il messaggio può apparire come un gesto di disperazione, dall’altro non giustifica in alcun modo l’atto. Chi abbandona un animale in condizioni simili lo condanna a morte certa.
Le autorità locali hanno ribadito che l’abbandono di animali è un reato, oltre che un gesto profondamente crudele. Esistono alternative: rivolgersi a un rifugio, contattare i servizi comunali, chiedere aiuto alle associazioni. Lasciare un cucciolo in una gabbia, senza acqua e in un’area isolata, resta un gesto irresponsabile.
Oggi, però, c’è speranza. Il piccolo è salvo, grazie all’intervento tempestivo di un passante e alla prontezza delle associazioni locali. Ora si cerca per lui una famiglia capace di donargli l’amore che merita, dopo un inizio di vita così drammatico.
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