Legato sotto la pioggia e abbandonato, ma Bishop ritrova il suo umano: il cane rubato in metro torna a casa

Solo sotto il diluvio, tremante e fradicio, sembrava destinato a un triste destino. Invece per Bishop è arrivato un miracolo: la sua famiglia lo ha ritrovato.

Un Pit Bull solo e spaventato nel cuore di New York

Era legato a una panchina, da solo, fradicio sotto la pioggia battente, nel cuore del West Village, a New York. Sembrava il classico cane abbandonato. Invece, Bishop, un Pit Bull marrone dagli occhi tristi, era solo in apparenza. La sua storia era più complessa. E fortunatamente, destinata a un incredibile lieto fine.

A notarlo, durante una passeggiata con il loro cane Banks, sono stati Will Zurier e Margaret Molloy. “Pensavamo che il proprietario fosse da qualche parte”, hanno raccontato. Ma dopo un’ora sotto la pioggia nessuno si è fatto vivo. Così, invece di lasciarlo lì o chiamare subito il canile, hanno deciso di dargli una possibilità. “I Pit Bull sono spesso discriminati”, ha spiegato Will. “Volevamo salvarlo prima che finisse dietro le sbarre di un box”.

La speranza nei social e un video diventato virale

La coppia ha portato Bishop da Small Door Vet, dove è stato visitato gratuitamente. Poi è iniziata la caccia al proprietario: nessuna denuncia, nessuna segnalazione, nessun microchip attivo. Dopo volantini digitali e telefonate a ristoranti e cliniche, sembrava tutto inutile. Fino a quando Margaret ha deciso di pubblicare un breve video sui social.

Non avevo follower, ma ho pensato: tanto non abbiamo nulla da perdere”. E quel gesto, semplice e istintivo, ha cambiato tutto. Il video ha cominciato a circolare, superando le migliaia di visualizzazioni, finché qualcuno ha riconosciuto quel muso.

Un uomo aveva denunciato il furto del suo cane sulla linea 1 della metro: un malintenzionato aveva strappato l’animale dal guinzaglio a Chambers Street, fuggendo con lui prima che si chiudessero le porte. Le foto combaciavano, la descrizione pure. Era lui: Bishop.

L’incontro che ha sciolto ogni dubbio (e molti cuori)

Dopo trentasei ore, Will e Margaret si sono recati nuovamente dal veterinario. Lì, ad attenderli, c’era l’uomo che non aveva mai smesso di cercare Bishop. E Bishop lo ha riconosciuto all’istante. “Gli è corso incontro. Aveva i suoi giocattoli. Era felice come non lo avevamo mai visto”, ha raccontato Will, con la voce rotta. “È stato impossibile trattenere le lacrime”.

Un messaggio semplice, un finale perfetto

Prima di salutare Bishop per sempre, la coppia ha lanciato un appello importante: “Controllate i microchip dei vostri animali. Quello di Bishop era disattivato”. In caso contrario, forse, tutto si sarebbe risolto prima.

Ma alla fine, quel furto assurdo si è trasformato in una storia di speranza, dove la gentilezza di due sconosciuti e il potere dei social media hanno riscritto il destino di un cane che chiedeva solo di tornare a casa.

claudia de napoli

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