Betty, la dolce cagnolina del cantiere: occhi tristi e cuore pieno d’amore, sogna una casa vera

Vive in un cantiere in provincia di Caserta. Ogni sera aspetta carezze e cibo. Ma Betty desidera una famiglia, non sopravvivere tra lamiere.

Nel cantiere trova rifugio, ma non è una vita

Ha lo sguardo di chi ha conosciuto il dolore, ma conserva ancora una scintilla di speranza. Si chiama Betty, ha il manto color caramello e vive in un cantiere edile in provincia di Caserta, in Campania. Di giorno segue gli operai, li accompagna tra i rumori e le polveri dei lavori. Fa parte del paesaggio, della routine. Ma quando arrivano il sabato, la domenica, i giorni festivi, Betty resta sola, tra cemento e solitudine, aspettando invano il ritorno delle sue uniche presenze umane.

È una scena che stringe il cuore, immortalata in una serie di fotografie pubblicate sulla pagina Facebook di Cuccioli e Diversi, un’organizzazione che racconta le storie dei tanti animali in cerca d’amore. Ed è proprio attraverso quei post che si scopre il lato più struggente di questa vicenda: Betty non è invisibile, ma nessuno, finora, ha trovato il coraggio di portarla via da lì.

Una cuccia per l’inverno, ma serve una casa per la vita

Betty è buona, docile, sterilizzata, vaccinata e microchippata. Pesa circa 15 chili, è una taglia media, e nel suo aspetto ricorda un incrocio tra Pastore tedesco e Labrador Retriever. Ogni sera, intorno alle 23, una ragazza del posto passa a portarle da mangiare e qualche carezza. Quando la vede arrivare, Betty si illumina. Ma quei minuti d’affetto non bastano a colmare il vuoto di una vita passata ad aspettare tra le lamiere.

Qualcuno, impietosito, le ha regalato una cuccia in legno per affrontare l’inverno. Ma la verità è che quel cantiere chiuderà tra due anni. E nessuno sa dove potrà andare Betty. «Vivrebbe bene se il cantiere fosse eterno», scrivono i volontari, «ma non lo è. E l’inverno sarà duro».

Una richiesta d’amore per chi può darle una seconda possibilità

Gli operai la amano, dicono che è parte del cantiere, ma nessuno ha ancora deciso di accoglierla per sempre. «La sua casa non può essere una zona industriale», ricordano i volontari, «serve una vera famiglia. Ha un cuore grande e una fiducia negli esseri umani che commuove».

Betty è compatibile con tutti, ama le persone, si fida e non ha mai smesso di sperare. Ha bisogno di qualcuno che scelga di non lasciarla più sola. Non vuole solo cibo, né un rifugio provvisorio. Vuole amore, carezze ogni sera, una voce che la chiami per nome, non più tra le urla dei cantieri ma nel calore di una casa.

Chiunque voglia darle una possibilità può contattare l’organizzazione che ha diffuso la sua storia. Perché Betty non ha bisogno di pietà: ha bisogno di amore.