Milo, il barboncino rubato, torna a casa dopo cinque giorni di angoscia

Dopo essere stato rapito da due ladri in moto, il piccolo Milo è stato ritrovato e riconsegnato alla sua famiglia: Pontremoli festeggia il ritorno del cucciolo.

Un rapimento che ha scosso un intero paese

Cinque giorni di silenzio, lacrime e speranza. Poi, finalmente, la gioia. Milo, un cucciolo di barboncino toy, è tornato tra le braccia della sua piccola proprietaria dopo essere stato rapito lo scorso 23 giugno a Pontremoli, in provincia di Massa Carrara. A riportarlo a casa sono stati alcuni giovani del posto, che lo hanno ritrovato abbandonato nella zona industriale di Santa Giustina.

Il giorno del furto, la madre della bambina era uscita con lei per fare la spesa, mentre la nonna, Ivana Argenti, si era allontanata per gettare i rifiuti. In quei pochi minuti, ignoti si sono introdotti in casa, portando via un bancomat e, dal piano superiore, anche il cucciolo. Alcuni testimoni avevano notato due persone a bordo di moto con caschi bianchi allontanarsi in fretta.

Il cagnolino era un dono della coppia Gilberto Perini ed Elena alla loro figlia di otto anni. La sua scomparsa ha sconvolto la comunità: volantini, denunce, appelli online. Tutto il paese si è mobilitato per cercarlo.

Il ritrovamento nella zona industriale di Santa Giustina

Il 28 giugno, cinque giorni dopo il rapimento, la svolta: quattro persone, sempre su due moto e con caschi bianchi, hanno abbandonato Milo nell’area industriale di Santa Giustina. Spaventato e disorientato, il cucciolo ha cercato rifugio in un’azienda di termosanitari, dove i dipendenti lo hanno immediatamente riconosciuto grazie alle segnalazioni circolate.

È partita subito una telefonata alla famiglia. Gilberto Perini ha lasciato il lavoro e si è precipitato a prendere il cane. “Mia figlia non stava nella pelle – ha raccontato emozionato –. Appena Milo è rientrato, lo ha stretto forte a sé. Nessuno glielo porterà più via”.

Milo è apparso provato, affaticato, ma salvo. Ora è a casa, coccolato e pronto a ricevere tutte le cure necessarie. I genitori lo porteranno presto dal veterinario per un controllo e per l’inserimento del microchip, misura che in futuro potrà fare la differenza.

Indagini in corso e allerta furti in zona

L’episodio ha avuto grande risonanza mediatica, contribuendo probabilmente a mettere pressione sui responsabili, spingendoli a liberarsi del cane. Il cucciolo vivace e rumoroso non era facile da nascondere. Ora i carabinieri di Pontremoli stanno analizzando le telecamere di sorveglianza tra Previdè, Santa Giustina e la strada per il Passo del Cirone. In zona, infatti, sono stati segnalati altri furti con modalità simili.

La storia di Milo ha scosso le coscienze e ha mostrato quanto una comunità unita possa fare la differenza, anche davanti a un gesto vile come il furto di un animale domestico.

Francesco Antonicelli

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