Porta in braccio una cucciola morente per 3 km: il gesto di un bambino cambia tutto

Portata in braccio da un bambino in cerca di aiuto, Nanuk ha lottato contro la morte. Ora sogna una nuova vita dopo la malattia.

Una corsa contro il tempo per salvare la piccola Nanuk

Nella periferia povera di Delft, una delle aree più disagiate di Cape Town, un bambino ha deciso di compiere un gesto straordinario. Tra le braccia teneva una minuscola cagnolina malata, visibilmente debilitata. Non poteva curarla né sfamarla, ma sapeva che doveva fare qualcosa. Così ha percorso un lungo tratto a piedi fino alla clinica veterinaria supportata dall’organizzazione Tin Can Town, lasciando lì la cucciola nella speranza che qualcuno potesse salvarla. Le ha dato un nome: Nanuk.

Le volontarie della struttura – tra cui Dinielle Stöck, co-fondatrice del rifugio – hanno accolto con commozione il gesto del bambino. “Era magrissima, aveva diarrea con sangue, non poteva più essere tenuta in quelle condizioni”, ha spiegato Dinielle, raccontando di come la cucciola fosse stata immediatamente ricoverata.

La diagnosi è terribile: parvovirus

Le analisi hanno confermato il peggiore degli scenari: Nanuk aveva contratto il parvovirus, una malattia virale altamente letale per i cuccioli. La cagnolina non riusciva a mangiare, vomitava tutto, e ogni giorno sembrava più vicina alla fine. Dopo cinque giorni senza miglioramenti, i medici avevano comunicato che, se non ci fossero stati progressi nelle successive 24 ore, si sarebbe dovuto pensare di porre fine alle sue sofferenze.

Ma il rifugio non si è arreso. Le volontarie hanno cominciato a vegliarla giorno e notte, incoraggiandola con parole dolci, massaggiandola, cercando di infonderle coraggio. Hanno persino pensato a un modo per contrastare la solitudine dell’isolamento: hanno fatto incontrare a Nanuk tre cuccioli di gatto, accolti di recente. I gattini si sono legati a lei, coccolandola, dormendole accanto. La loro presenza si è rivelata cruciale.

La lenta rinascita e il sogno di una famiglia

Contro ogni pronostico, Nanuk ha cominciato a reagire. Ha iniziato a mangiare da sola, a trattenere il cibo, e giorno dopo giorno ha ripreso peso. Oggi è ancora molto magra, ma viva, combattiva, e affettuosa. “È una dei cuccioli più resistenti che abbiamo mai incontrato”, scrivono le volontarie su Facebook. La sua amicizia con i gattini è rimasta forte: giocano, dormono e condividono ogni momento, in attesa che anche Nanuk possa conoscere cosa vuol dire una casa vera.

Il bambino che l’ha salvata non ha potuto tenerla con sé, ma il suo gesto ha cambiato una vita. Ora l’associazione cerca per Nanuk una famiglia che le doni quell’amore che, nonostante tutto, non ha mai smesso di meritare.

claudia de napoli

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