Sophie ritrovata viva dopo un mese sotto terra: salvata grazie a un rumore
Intrappolata in un sistema di tubature per settimane, un cane è stato salvato dopo che uno studente ha percepito l’eco dei suoi lamenti.
Il segnale flebile che ha dato l’allarme
Era un giorno qualunque nel campus universitario di Santa Barbara, in California, quando un rumore appena percettibile ha attirato l’attenzione di uno studente. Si trattava di suoni ovattati e irregolari provenienti da un tombino. Avvicinatosi, ha percepito con chiarezza dei lamenti deboli e prolungati, simili a un flebile richiamo di aiuto. L’intervento è stato immediato: il giovane ha contattato i vigili del fuoco, facendo scattare un’operazione di salvataggio che si sarebbe rivelata complessa ma decisiva.
La squadra del dipartimento antincendio di Santa Barbara, giunta sul posto, ha avviato una manovra delicata. All’interno del sistema fognario si trovava un cane, intrappolato da giorni in un tubo stretto e buio. L’animale era in evidente stato di panico e denutrizione. I soccorritori hanno agito con cautela, consapevoli che ogni rumore improvviso o movimento affrettato poteva compromettere la riuscita del recupero. Le operazioni si sono protratte per diverse ore, ma la volontà di portare a termine il salvataggio è rimasta incrollabile.
Il ritrovamento dopo un mese di silenzio
Il cane si chiamava Sophie. Era scomparsa da quasi un mese e la sua famiglia aveva temuto il peggio. Nessuna traccia, nessun avvistamento, nessuna risposta alle ricerche. I familiari avevano ipotizzato un incidente o un allontanamento irrimediabile. Invece, Sophie era rimasta intrappolata sotto i loro piedi, all’interno di una conduttura nascosta sotto il campus. I veterinari intervenuti dopo il salvataggio hanno confermato che il cane era sopravvissuto per giorni grazie a poche gocce d’acqua e a una straordinaria resistenza fisica.
Le condizioni in cui è stata trovata erano critiche, ma non irreversibili. La sua sopravvivenza è stata attribuita a una combinazione di istinto, fortuna e straordinaria determinazione. Il suo ritrovamento ha sorpreso perfino i soccorritori, colpiti dalla tenacia dimostrata in un ambiente tanto ostile.
Un’operazione delicata e un’emozione che resiste nel tempo
Il momento del recupero è stato documentato dai soccorritori. Sophie era diffidente e visibilmente spaventata. Alla vista delle figure con le tute e i caschi, si è rintanata ancor più in fondo, troppo debole per muoversi da sola. Solo dopo un lungo tentativo di avvicinamento, il cane si è lasciato prendere tra le braccia del suo soccorritore. Era la fine di un incubo.
Le immagini dell’intervento sono state rese pubbliche il 15 luglio 2020, ma a distanza di cinque anni sono tornate virali sui social, raccogliendo nuovamente migliaia di visualizzazioni e commenti. La famiglia di Sophie ha raccontato di averla cercata senza mai perdere la speranza. “Sapere che fosse sempre stata così vicina ci ha lasciati senza parole”, dichiararono all’epoca. Dopo il recupero, Sophie si era ristabilita completamente, tornando a vivere con chi non aveva mai smesso di cercarla.