Paquito, il cane salvato dalla strada e dall’alcolismo forzato, ora vive sereno in una nuova casa

Piccolo e indifeso, veniva costretto a ingerire alcol per sedare la fame. Oggi Paquito ha una famiglia e una vita finalmente dignitosa.

Maltrattamenti in strada: il dramma di Paquito

A Città del Messico, un cane meticcio di Bichon maltese di circa quattro anni è stato vittima di gravi abusi. Secondo quanto emerso, Paquito veniva nutrito con liquori invece che con cibo, per calmarne i lamenti. A infliggergli questo trattamento era un uomo senza fissa dimora, dipendente dall’alcol, che utilizzava il cane per compagnia, senza però fornirgli alcuna cura. L’animale piangeva per la fame, ma riceveva solo alcolici, nel tentativo di sedarne i bisogni con la forza. La sua condizione era gravemente compromessa: sottopeso, disidratato, con chiari sintomi di intossicazione.

A colpire i soccorritori è stato soprattutto lo sguardo del cane, spento e rassegnato, segno di un malessere profondo vissuto per lungo tempo. Le sue condizioni hanno richiesto un intervento immediato da parte di un gruppo locale di salvataggio animale, che lo ha sottratto alla strada e trasportato in una struttura veterinaria per le prime cure.

Cure mediche e primi segni di ripresa

Una volta preso in carico, Paquito è stato sottoposto a un percorso di recupero completo. Oltre alla necessaria disintossicazione, ha ricevuto alimentazione adeguata, cure veterinarie mirate, vaccini e trattamenti antiparassitari. È stato inoltre sterilizzato per garantirne il benessere futuro. Il cane ha risposto positivamente all’attenzione ricevuta, iniziando lentamente a riprendere peso e a mostrare segnali di fiducia verso chi si prendeva cura di lui.

Il suo temperamento, nonostante tutto, è rimasto dolce e socievole. Questo ha facilitato il processo di inserimento in una nuova famiglia, che ha scelto di accoglierlo definitivamente dopo aver seguito la sua storia tramite l’associazione.

Una nuova quotidianità lontana dalla sofferenza

Oggi Paquito vive in una casa sicura, lontano dai pericoli della strada e dai traumi subiti. Accudito da persone che lo rispettano e lo proteggono, ha ritrovato la serenità. La sua capacità di interagire con fiducia con gli esseri umani, nonostante il passato difficile, ha sorpreso anche i volontari che lo hanno assistito. “È ancora pronto ad amare, a lasciarsi accarezzare, a fidarsi delle mani giuste”, raccontano.

Francesco Antonicelli

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