Ophelia cucciola di 5 settimane, abbandonata perché deforme: ora sogna una vita piena d’amore
Una cucciola di Pitbull è stata abbandonata a 5 settimane per una deformità alle zampe. Salvata dai volontari, oggi attende una nuova famiglia.
Un abbandono crudele per un difetto fisico
Aveva solo cinque settimane di vita Ophelia quando è stata lasciata davanti all’ingresso di un rifugio per animali in Michigan, negli Stati Uniti. Il motivo? Una deformità agli arti che l’ha resa “non adatta” per gli scopi di chi l’aveva fatta nascere: allevatori interessati soltanto al profitto.
Un gesto vergognoso, mascherato da una scusa qualunque. Ma i volontari della Animal Rescue League hanno capito subito la verità. La piccola, impaurita e infreddolita, è stata raccolta e subito visitata: il suo corpo mostrava i segni di un’infanzia negata, ma anche una voglia di vivere che ha commosso tutti.
Le coccole, i primi giochi e una nuova speranza
Ophelia è stata avvolta in una felpa calda, quella che i volontari del rifugio usano ogni giorno. Un piccolo gesto per farle sentire che lì, finalmente, era al sicuro. Le sue immagini – occhioni grandi e pelo grigio – hanno fatto rapidamente il giro della rete. In particolare, due video pubblicati sulla pagina Instagram @mi_animalrescueleague hanno mostrato al mondo il suo lento e bellissimo risveglio alla vita.
Nei primi giorni è stata sverminata e tenuta sotto stretto controllo. Poi, qualcosa è cambiato: le sue zampette, inizialmente deboli, hanno iniziato a rafforzarsi. Ophelia ha iniziato a giocare, a fidarsi, a scodinzolare. E oggi è una cucciola piena di energia, pronta a dare amore a chi vorrà accoglierla.
Un’adozione temporanea e forse… un lieto fine
Grazie all’amore dei volontari, Ophelia è ora ospite di una famiglia che l’ha presa in affido temporaneo. Si trova bene, è serena, dorme tranquilla. I prossimi giorni saranno decisivi: se tutto andrà come sperato, quell’abbraccio d’amore potrebbe diventare definitivo.
Intanto, l’équipe della Animal Rescue League continua a cercare la soluzione migliore per lei. Una famiglia che la ami non “nonostante” le sue zampe storte, ma proprio perché è lei: forte, affettuosa, meravigliosamente imperfetta.