Shell, il cucciolo di due sole settimane abbandonato in un sacco della spazzatura, lotta per sopravvivere

Trovato tra i rifiuti con i fratellini morti, il cucciolo lotta per la vita grazie alle cure del Canile Sanitario di Bari.

Abbandonato tra i rifiuti, Shell è l’unico sopravvissuto

La sua storia ha commosso e indignato l’Italia: un cucciolo appena nato, Shell, è stato ritrovato dentro un sacco della spazzatura insieme ai suoi fratellini ormai senza vita. Una scena crudele, scoperta per caso da un passante, che ha immediatamente allertato i soccorsi. Solo lui è riuscito a sopravvivere, aggrappandosi alla vita con tutte le sue forze.

A intervenire sono stati i volontari del Canile Sanitario di Bari, che hanno prestato i primi soccorsi. Le sue condizioni, però, erano da subito apparse disperate: Shell era in stato di ipotermia e con il sistema immunitario fortemente compromesso. Ma in quelle minuscole zampette c’era una forza sorprendente.

Cure costanti e una volontaria dal cuore immenso

Vista la fragilità del cucciolo, i veterinari hanno deciso di affidarlo alle mani esperte di Terry, una volontaria che da anni si prende cura degli animali più vulnerabili. Da giorni Shell vive nella sua abitazione, dove viene alimentato con latte artificiale specifico e tenuto costantemente sotto osservazione.

“Ogni ora è preziosa” fanno sapere dal canile, dove si monitora costantemente ogni segnale di miglioramento o peggioramento. Il rischio di infezioni resta alto, ma il piccolo ha dimostrato una sorprendente resistenza.

Indagini in corso per trovare i responsabili

Nel frattempo, gli agenti della Polizia municipale di Bari hanno avviato un’indagine per risalire agli autori del gesto. Abbandonare cuccioli appena nati in un sacco di immondizia è un crimine che ha sconvolto l’opinione pubblica. Sui social, in particolare sulla pagina Facebook del Canile Sanitario di Bari, sono centinaia i messaggi di affetto e solidarietà: “Shell non mollare, siamo tutti con te” scrivono in molti.

Le autorità stanno passando al setaccio le immagini di sorveglianza della zona in cui è stato ritrovato il sacco e raccolgono testimonianze per arrivare alla verità. L’obiettivo è chiaro: dare un nome e un volto a chi ha compiuto un gesto tanto crudele.

Shell diventa simbolo della speranza

Il piccolo Shell, ancora avvolto da un destino incerto, è oggi il simbolo della resilienza e del bisogno di umanità. La sua lotta per la vita, seguita passo dopo passo da migliaia di persone, ha acceso i riflettori su un fenomeno ancora troppo diffuso: l’abbandono degli animali.

Ora tutti sperano che, una volta superata questa difficile prova, Shell possa trovare una famiglia capace di donargli amore, protezione e una nuova vita. Intanto, continua a resistere, giorno dopo giorno, dimostrando che anche chi viene gettato via può insegnarci cos’è il coraggio.

claudia de napoli

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