Aveva solo due mesi quando è stato scaraventato giù da una rupe: dopo giorni di solitudine e dolore, un salvataggio eroico gli ha ridato la vita.
Era poco più che un neonato quando qualcuno ha deciso che non meritava più di vivere. Un cucciolo di appena due mesi è stato gettato da una rupe di oltre 15 metri nei pressi della collina Ilhéu Alto, nella zona di Bom Retiro, a pochi chilometri da San Paolo, in Brasile. Un gesto di una crudeltà disumana, che ha condannato il piccolo a un destino atroce.
Per tre lunghissimi giorni il cucciolo è rimasto intrappolato tra le rocce e gli alberi, guaendo disperatamente nel tentativo di attirare l’attenzione di qualcuno. Solo i suoi lamenti hanno permesso ai residenti della zona di localizzarlo, segnalandolo alle autorità. Da quel momento è partita una corsa contro il tempo per salvarlo.
La pioggia battente aveva trasformato la zona in un inferno fangoso, impedendo ai soccorritori di intervenire subito. Ma nessuno ha pensato di arrendersi. Il giorno successivo, sotto la guida dell’agente Marcos Moura, la squadra della Guardia Civile Municipale di Santos si è calata con corde e picconi per raggiungere il fondo dello strapiombo.
È stato un intervento delicato e pericoloso, ma mosso da un unico obiettivo: salvare una vita innocente. Quando finalmente i soccorritori sono riusciti ad avvicinarsi, hanno trovato il piccolo miracolosamente vivo, stremato, ma ancora aggrappato con tutte le sue forze all’istinto di sopravvivenza.
Il cucciolo è stato ribattezzato “Coraggio”, un nome che dice tutto. Perché solo con coraggio si può resistere per tre giorni al buio, nella paura, nel dolore. Solo con coraggio si può sopravvivere a chi ti tradisce e ti butta via come spazzatura.
Dopo il recupero, Coraggio è stato affidato alle cure dei veterinari, che lo hanno sottoposto a tutti i controlli necessari. Le sue condizioni sono buone, anche se visibilmente segnato dal trauma fisico e psicologico subito. I soccorritori che lo hanno salvato hanno raccontato che non ha smesso di tremare fino a quando non si è sentito al sicuro tra le braccia umane.
Le immagini del salvataggio sono state condivise dai volontari sui social, e centinaia di persone si sono commosse vedendo quel piccolo corpo tornare alla luce. Ora si cerca per lui una famiglia capace di donargli tutto l’amore che gli è stato negato, per sempre.
Coraggio è diventato il simbolo di chi non si arrende, di chi combatte nonostante tutto. Un esempio per ricordare che gli animali non sono oggetti. E che la crudeltà umana può essere vinta, a volte, con un atto di amore e di salvezza.
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