Ritrova il suo cane malato dopo 290 giorni: grazie al microchip, Ronnie torna tra le braccia di Michele
Rubato e malato, Ronnie era scomparso da quasi un anno. Il microchip ha permesso il miracolo: il padrone lo riabbraccia
La speranza è rimasta viva per 290 interminabili giorni. Quasi un anno fa, Michele, un ragazzo legatissimo al suo cane Ronnie, era stato strappato al suo compagno a quattro zampe in modo crudele: il cane, affetto da leishmaniosi, era stato rubato insieme a un altro animale mentre si trovava in un recinto. L’altro cane, Lamù, era stato purtroppo ritrovato morto poche ore dopo. Ma di Ronnie, nessuna traccia.
Una separazione insopportabile e pericolosa
L’angoscia di Michele era doppia: oltre al dolore della perdita, sapeva che Ronnie aveva bisogno di cure quotidiane per sopravvivere. Ogni giorno senza farmaci poteva essere fatale. Per questo ha fatto il possibile per ritrovarlo: appelli sui social, volantini, segnalazioni. Ma il tempo passava, e con esso anche le speranze sembravano affievolirsi.
Una chiamata cambia tutto
Poi, il miracolo. Dopo quasi un anno, Michele riceve la telefonata che non si aspettava più. Una donna aveva trovato per strada un rottweiler malato, vagante e affamato. Lo ha accolto, curato, portato dal veterinario. Ed è lì che, tramite il microchip, si è scoperta l’identità del cane: Ronnie. In poche ore, i dati hanno permesso di rintracciare Michele.
L’abbraccio più atteso
Il ritorno a casa è stato commovente. Dopo 290 giorni, Michele ha potuto finalmente riabbracciare il suo Ronnie, incredulo ma felice. Nonostante le difficoltà, le cure ricevute dalla donna che lo ha salvato hanno permesso al cane di sopravvivere e ritrovare il suo padrone.
Il microchip salva vite
Questa vicenda straordinaria dimostra ancora una volta l’importanza fondamentale del microchip. Senza, la storia avrebbe potuto avere un finale drammatico. Grazie a quel piccolo dispositivo, Michele e Ronnie hanno potuto ricominciare da dove erano stati interrotti: dall’amore reciproco.