Un cigno si è aggirato tra i clienti del bar del Santuario del Lavello. Era ferito a un'ala. Ora è in cura al Cras e tornerà libero.
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Il cigno ferito tra i tavolini del bar: cercava aiuto, non briciole

Un cigno si è aggirato tra i clienti del bar del Santuario del Lavello. Era ferito a un’ala. Ora è in cura al Cras e tornerà libero.

Non era affamato, era ferito: la richiesta silenziosa del cigno tra i tavoli

Sembrava un’apparizione fuori posto: un cigno tra i tavolini del bar del Santuario del Lavello, a Calolziocorte, nel cuore della Valle San Martino, in provincia di Lecco. Alcuni clienti del bar, incuriositi, hanno pensato a uno strano desiderio di convivialità. Ma c’era ben poco da ridere: il cigno era in difficoltà. Il suo sguardo smarrito e i movimenti impacciati hanno subito allarmato alcuni passanti, che hanno capito che l’animale non stava bene.

Non si trattava, come si credeva all’inizio, di una zampa ferita. L’assessore alla Protezione civile Cristina Valsecchi, contattata dai cittadini, è accorsa sul posto e ha constatato che l’animale presentava una grave lesione all’ala, rimasta priva di piume e forse anche fratturata.

L’intervento dei soccorsi: ora è al sicuro, pronto a volare di nuovo

A quel punto è stata allertata la Polizia provinciale e il Centro Recupero Animali Selvatici “Stella del Nord”, che ha immediatamente inviato una squadra sul posto. Gli operatori hanno preso in carico il cigno ferito e lo hanno trasferito nella loro struttura dove ha ricevuto le prime cure. L’ipotesi più accreditata è che l’animale abbia subito un trauma, probabilmente rimanendo incastrato con l’ala, riportando una lesione che gli ha impedito di tornare al suo ambiente naturale, lungo le rive del fiume Adda.

Il cigno è ora in cura presso il Cras e tornerà in libertà solo quando sarà completamente guarito, pronto a riconquistare il cielo sopra la valle.

Un simbolo tra i tavoli: il silenzioso richiamo alla cura degli animali selvatici

Il gesto dei cittadini e la tempestività dell’assessore Valsecchi raccontano una piccola storia di attenzione e rispetto per gli animali selvatici, spesso presenti nei nostri contesti quotidiani ma troppo spesso ignorati o banalizzati. Quel cigno tra i tavoli non cercava briciole, cercava aiuto. E qualcuno ha saputo ascoltarlo.

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