Abbandonato cucciolo, Simba trova salvezza in un santuario toscano
Abbandonato cucciolo, Simba è stato salvato da un garage vicino Mosca e oggi vive libero e curato in un santuario in Italia.
Il salvataggio da una vita di sofferenza
Nel settembre 2020, il cucciolo di leone Simba è stato trovato abbandonato in una scatola di cartone all’interno di un garage nei pressi di Mosca. Aveva solo poche settimane di vita ed era in condizioni disperate: denutrito, terrorizzato e quasi privo di pelliccia, riusciva a malapena a reggersi in piedi. Vittima del commercio illegale di animali selvatici, la sua sopravvivenza era appesa a un filo.
Le cure e il lungo viaggio verso la libertà
Il primo aiuto è arrivato dal Wild Nature Hospital in Russia, dove il personale veterinario lo ha nutrito e curato fino a stabilizzarne le condizioni. Non potendo offrirgli un rifugio permanente, il caso è stato preso in carico dalla Born Free Foundation, che ha organizzato il trasferimento di Simba al Natuurhulpcentrum in Belgio, un centro specializzato in fauna selvatica. Qui ha ricevuto cure mirate e uno spazio sicuro per crescere, finché le sue dimensioni hanno reso necessario un nuovo trasferimento.
La nuova vita in Italia
Oggi Simba vive all’Animanatura Wildlife Sanctuary in Toscana, dove dispone di un’ampia area naturale. Condivide il santuario con la leonessa Elsa e la tigre Sandro, anch’essi salvati grazie all’impegno della Born Free Foundation. Un benefattore ha finanziato il trasporto, ma l’organizzazione ha lanciato un appello urgente per completare un recinto definitivo e garantire cure veterinarie per tutta la vita. “Simba è felice e può esprimere i suoi comportamenti naturali”, ha dichiarato la responsabile ad interim dei soccorsi. Ha poi denunciato la persistenza della crudeltà verso gli animali selvatici, ricordando che il commercio illegale di fauna è il quarto più redditizio al mondo, con un giro d’affari di circa 15 miliardi di sterline l’anno.