Due cuccioli abbandonati si abbracciano per sopravvivere

In mezzo a una strada sterrata dell’entroterra di Calçado, due cagnoline trovate strette l’una all’altra. Salvate da un missionario, ora sono al sicuro.

L’abbraccio della paura

Era un giorno grigio e silenzioso quando Janailton, missionario brasiliano, percorreva una strada isolata nell’entroterra di Calçado. Improvvisamente, un piccolo ammasso di pelo in mezzo alla carreggiata ha catturato la sua attenzione. Avvicinandosi, il cuore gli si è stretto: non erano animali selvatici, ma due cuccioli di cane, stretti in un abbraccio disperato.

I piccoli, visibilmente impauriti e senza alcuna protezione, erano stati lasciati lì di proposito, in un luogo dove difficilmente qualcuno sarebbe passato. Nessun cibo, nessuna acqua, nessuna possibilità di sopravvivere. “Abbandonare animali in questo modo è una crudeltà che la legge brasiliana riconosce come reato”, ha denunciato Janailton, filmando la scena e condividendola poi sui social.

Il salvataggio e i primi giorni

Il missionario non ha avuto dubbi: ha fermato l’auto, li ha presi con delicatezza tra le braccia e li ha portati con sé. Sul suo profilo Instagram @missaoexercito ha raccontato la storia, spiegando che si tratta di due femmine, ribattezzate Perpétua e Felicidade.

Per accoglierle, ha preparato una scatola foderata con coperte morbide, così da farle sentire calde e protette. Nei primi giorni le due cucciole hanno iniziato a recuperare serenità: hanno mangiato, giocato e persino cominciato a fidarsi di nuovo delle persone. Una prima famiglia le aveva adottate, ma dopo poche ore le ha restituite. Così, Janailton ha deciso che resteranno con lui finché non saranno pronte per una nuova vita.

In attesa della famiglia giusta

Il missionario ha chiarito che le cucciole resteranno in stallo fino a quando non saranno cresciute, sterilizzate e pronte per essere affidate a persone davvero responsabili. “Perpétua e Felicidade hanno ora una casa sicura. Prendersi cura della vita significa assumersi una responsabilità quotidiana, fatta di tempo, cure e affetto. Se non si è in grado, è meglio non adottare. Esistono altri modi per aiutare: offrire stallo, donare cibo o sostenere le spese veterinarie di un rifugio”, ha ricordato.

Il loro abbraccio in mezzo a una strada solitaria è diventato simbolo della forza con cui gli animali affrontano il dolore dell’abbandono. Ma oggi, grazie a chi non ha girato lo sguardo, quelle due vite hanno ritrovato speranza.

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