Il cane che temeva l’abbandono e soffriva d’ansia trova serenità nell’amore di un gatto

Dopo anni di solitudine e paura, il cane Bruce ha scoperto serenità grazie all’amicizia speciale con Dante, un gatto adottato dopo un incendio.

Una vita di sofferenze e il terrore dell’abbandono

Il destino non è stato gentile con Bruce, un Golden Retriever di 9 anni. Per gran parte della sua vita è rimasto chiuso in un capanno, usato come cane da riproduzione in un allevamento intensivo. Quando è stato adottato da Aubrey Turner e Kori Halter in Indiana, la gioia di una nuova casa è stata accompagnata da una paura costante: quella di essere lasciato di nuovo solo. “Se non eravamo a casa, lui sentiva di non poter andare da nessuna parte, di non poter fare nulla – racconta Turner –. Quindi rimaneva semplicemente dove lo mettevamo. Cercava di farsi piccolo il più possibile”. Un cane segnato dal dolore e dalla solitudine, che faticava a credere di essere finalmente al sicuro.

L’arrivo di Dante, il gatto che ha cambiato tutto

Il sostegno inatteso arrivò da Dante, un gatto di un anno salvato da un incendio in una roulotte. Nelle immagini catturate da una telecamera Furbo installata in casa, si vede il micio avvicinarsi a Bruce e strofinarsi contro di lui, come per rassicurarlo nei momenti di solitudine. “È stato dolcissimo per noi vederlo – spiega Turner –. Non lo notiamo spesso quando siamo a casa. Quando siamo lì, i gatti non interagiscono con Bruce nello stesso modo in cui lo fanno quando non stiamo prestando attenzione”. All’inizio il rapporto non fu semplice: Bruce era diffidente e impaurito, ma con il tempo capì che Dante non rappresentava un pericolo. “Dopo un po’, hanno capito entrambi che erano al sicuro, e ora vanno perfettamente d’accordo”, racconta Turner. Un legame inaspettato che ha dato a Bruce il coraggio di affrontare le sue paure.

La rinascita di un cane gentile e il messaggio per tutti

Oggi Bruce vive circondato dall’affetto dei suoi proprietari e dei suoi fratelli felini. Non passa più ore immobili fissando la porta, ma si muove per casa, sale in camera per un pisolino e corre ad accogliere chi ama. “Ha fatto un giro di 180 gradi – dice Turner –. Quando lo abbiamo portato a casa era così silenzioso, riservato, timido e spaventato da tutto. Ora ha ancora paura, soprattutto del mondo esterno, ma in casa è sicuro, buffo, e ha sempre un sorriso sul muso”. Turner invita a non avere paura di adottare cani senior: “Non ho mai incontrato un cane così gentile e accogliente verso tutti gli animali e gli esseri umani, nonostante quello che ha vissuto. È il mio piccolo cane-Velcro. È la mia ombra. Il mio piccolo migliore amico. Lo amo tantissimo”. Una testimonianza che dimostra come l’amore e la cura possano trasformare anche le vite più ferite.

Lascia un commento