Il giallo genetico di Lyle: il cane adottato che ha svelato un mix di razze inaspettato

Adottato come incrocio tra pastore australiano e cattle dog, Lyle ha sorpreso la sua famiglia: il test del DNA ha rivelato un mosaico di razze imprevedibili.

Il mistero del cucciolo

Quando Mizuki Arai, residente nella contea di Westchester, New York, ha visto le foto di Lyle sul sito di un rifugio in Louisiana, non ha avuto dubbi: quello sarebbe stato il cane giusto, anche se era incinta del suo primo figlio. Sul cartellino del canile era indicato come incrocio tra pastore australiano e Australian cattle dog, ma al primo incontro Mizuki ha notato tratti che ricordavano un Flat-coated retriever. Per questo ha deciso di indagare più a fondo, convinta che la verità fosse diversa.

L’indagine accurata

La coppia ha provato con i mezzi più immediati: riconoscimento per immagini con Google e persino intelligenza artificiale. Tutti sembravano confermare l’ipotesi retriever, almeno fino a quando non hanno visto le foto della madre e dei fratelli di Lyle, completamente diversi nell’aspetto. Per chiarire il mistero, hanno scelto la via più sicura: un test del DNA. “Conoscere la sua genetica ci avrebbe aiutati a guidarlo nell’addestramento”, ha raccontato Mizuki.

I risultati sbalorditivi

Dopo tre settimane, è arrivata la sorpresa: Lyle non era affatto un incrocio prevedibile, ma un vero Supermutt, un cane con ascendenze frammentate e complesse. Il test ha rivelato: 19% pastore tedesco, 16% Labrador retriever, 15,5% American Pit Bull terrier, 11% pastore australiano, 8% chow chow e 7,9% boxer, con altri segmenti non identificabili. “Si può dire che sia un terzo pastore, un terzo cane da guardia e un terzo cane da caccia e riporto. È un buon mix”, ha spiegato Mizuki.

Una personalità multifunzionale

Oggi Lyle mostra tutte le sfumature del suo patrimonio genetico. È diffidente con gli estranei, come i pastori, ma poi diventa affettuoso e giocherellone. Ama l’acqua come i Labrador, sfruttando le zampe palmate per nuotare. E a casa è un “cane-velcro”, sempre incollato ai suoi proprietari. Mizuki ha raccontato la storia su Reddit, scrivendo con ironia: “Pensavamo che la sua razza fosse ovvia… finché non abbiamo incontrato mamma e fratelli”.
Una vicenda che ricorda come, dietro ogni adozione, ci sia sempre una sorpresa: il carattere di un cane non si legge solo nelle razze, ma nell’amore che riceve.

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