Dopo tre ritorni in rifugio, Elvis sembrava invisibile. Poi Eleanor ha visto la sua foto e ha deciso di cambiare per sempre il finale della sua storia.
Una vita segnata dalle perdite
Il micio grigio Elvis, oggi 17enne, non è mai stato un gatto come gli altri. La sua vita è stata segnata da troppe ferite: prima il ricovero del suo proprietario, che non poteva più occuparsi di lui. Poi la tragedia più dolorosa: un altro padrone morto all’improvviso, lasciandolo per tre giorni solo in casa accanto al corpo. Da allora, Elvis ha sviluppato una ferita invisibile, soprattutto legata al cibo, diventato per lui fonte di ansia e paura. Due famiglie perdute, due case amate e poi svanite: Elvis conosceva bene la solitudine.
Il ritorno al rifugio e l’incontro inatteso
Quando, per la terza volta, si è ritrovato tra le sbarre di un rifugio, sembrava destinato a rimanerci. Troppo anziano, troppo fragile, troppo “scomodo” per chi sogna un cucciolo. Nessuno chiedeva di lui, e i volontari iniziavano a perdere la speranza. Poi è arrivata Eleanor Rowland, che stava attraversando un momento difficile. La madre le aveva suggerito di adottare un animale, e così, scorrendo le pagine social di un rifugio, ha visto la foto di Elvis. “Ho smesso di scorrere e ho fissato la sua foto”, ha raccontato. Non importavano l’età né le difficoltà: aveva capito che quel gatto stava aspettando lei.
Una nuova vita, insieme
All’incontro, i volontari temevano che Elvis si sarebbe mostrato diffidente e timido, ma contro ogni previsione, il gatto si è avvicinato subito a Eleanor e le ha dato una testata, come a dirle: “Sei mia”. Lei non ha esitato: ha firmato i documenti lo stesso giorno. Da allora, Elvis ha trovato la sua pace: si accoccola accanto a lei, sale sulle sue ginocchia e dorme tra le sue braccia. “I giorni e le settimane che seguirono mi cambiarono la vita per sempre”, ha confessato Eleanor. Oggi, lui è il motivo per cui lei si alza la mattina, e lei è il motivo per cui Elvis ha riscoperto la serenità. Con i suoi 17 anni, il loro tempo insieme sarà forse breve, ma Eleanor non ha dubbi: “Se posso dargli l’amore e la casa che merita per la fine della sua vita, allora sono felice”.