Una gatta abbandonata e senza forze viene salvata da un passante: grazie a cure e amore torna a sperare e oggi si chiama Clementina.
L’incontro sul cemento della città
Era sdraiata accanto a un marciapiede, con la testa appoggiata al cemento come in un abbraccio freddo. Il corpo immobile, le zampe ferite, gli occhi socchiusi. Non stava dormendo: era esausta, piegata dalla fame e dalla solitudine. Il suo mantello, un mosaico di nero, arancio e bianco, non riusciva a nascondere le costole sporgenti e lo sguardo spento di chi sembra aver smesso di credere in una possibilità. Le auto passavano veloci, facendo tremare l’asfalto, ma lei restava lì, invisibile tra il rumore e l’indifferenza.
Il primo gesto che cambia tutto
Un passante ha deciso di fermarsi. Si è avvicinato piano, tendendole un pezzo del suo pranzo. La gatta ha esitato qualche istante, poi ha iniziato a mangiare lentamente, come se dovesse ricordare cosa significasse sentirsi accolta. Il giorno successivo era ancora nello stesso punto. Quando ha riconosciuto il suo salvatore, si è alzata con fatica e gli è andata incontro. Quell’attimo di fiducia è stato il primo passo verso un nuovo inizio.
Dal dolore alla rinascita
Avvolta in un asciugamano, è stata portata dal veterinario. Bastavano cure, tempo, cibo e affetto per restituirle la vita. È stata chiamata Clementina, un nome che racconta la sua disarmante dolcezza, rimasta intatta nonostante tutto. Quando, dopo giorni di silenzio e paura, ha fatto le fusa per la prima volta, è stato chiaro che non stava più soltanto sopravvivendo: aveva iniziato a vivere di nuovo. Oggi Clementina non è più un’ombra stesa sul cemento, ma una gatta amata che ha riscoperto la forza dell’amore.