Un piccolo gattino abbandonato davanti a una clinica veterinaria, gravemente malato e disidratato, è stato salvato grazie a un soccorso tempestivo e a un grande atto d’amore.
Il ritrovamento nella notte
Era quasi mezzanotte quando un piccolo fagotto di pelo fu trovato dentro una scatola, davanti a una clinica chiusa. Il gattino tremava nonostante fosse avvolto in un vecchio pezzo di stoffa. Il respiro era lento e irregolare, i suoi occhi socchiusi sembravano raccontare una sofferenza troppo grande per una creatura tanto fragile. Accanto a lui un biglietto scritto a mano: «Per favore salvatela. Non posso più prendermi cura di lei».
Chi l’ha trovato non ha esitato: lo ha preso tra le mani, leggerissimo e debole, e lo ha portato di corsa al pronto soccorso veterinario, temendo che non arrivasse vivo all’alba.
La corsa dal veterinario
Adagiato su un lettino e avvolto in coperte calde, il piccolo è stato subito collegato a monitor e flebo. «È gravemente disidratato, malnutrito e con un’infezione respiratoria» ha spiegato il veterinario. «Faremo tutto il possibile, ma adesso è una lotta».
Le ore successive sono state di attesa e speranza. Una mano appoggiata sulla sua zampina lo ha accompagnato per tutta la notte, tra preghiere e sussurri di conforto, perché non si sentisse più solo.
Il primo sguardo alla vita
All’alba è arrivato un segnale di speranza: il respiro si è fatto più regolare e il gattino ha aperto lentamente gli occhi. Non c’era paura in quello sguardo, ma dolcezza e fiducia, come se avesse compreso di essere finalmente al sicuro.
Da quel momento è iniziata la sua rinascita. Non era ancora fuori pericolo, ma non era più abbandonato: aveva qualcuno pronto a lottare al suo fianco. Perché, a volte, basta un gesto di amore per cambiare il destino di una vita.