“Grazie, Signore, per aver creato il cane”: la storia di un’amicizia che scalda il cuore

Un uomo anziano e il suo cane randagio trovano l’uno nell’altro conforto, dignità e amore incondizionato, affrontando insieme solitudine, povertà e stagioni della vita.

L’incontro che cambia due destini

Vecchio e solo, aveva pensato che un cane potesse colmare i vuoti della sua esistenza. Quel pensiero si è trasformato in realtà il giorno in cui, per strada, ha incontrato un randagio: sporco, affamato, ma pronto a fidarsi di una carezza. Da allora non si sono più separati. “Ora è il mio cane, io sono il suo padrone” – racconta.

Una vita semplice, fatta di piccoli gesti

Ogni giorno i due condividono tutto: il poco cibo, il freddo dell’inverno e la gioia di una passeggiata sotto il sole primaverile. Quando la pensione finisce, la carezza e lo sguardo del cane sono la forza per andare avanti. “Fido, domani non avremo nulla da mangiare, la pensione è finita, dovremo aspettare!”, confida all’amico a quattro zampe. E lui risponde scodinzolando, leccando le mani, come se bastasse quell’amore per scacciare la fame.

Il calore di un amore senza condizioni

Il gelo dell’inverno diventa più sopportabile con Fido accanto, che con la sua presenza riscalda il cuore e l’anima. La primavera, invece, porta con sé la speranza, il sole e un ringraziamento silenzioso: “Grazie, Signore, per aver creato il cane”. Perché a volte non servono grandi ricchezze: basta l’amore puro e semplice di un animale fedele per dare senso a una vita intera.

2 commenti su ““Grazie, Signore, per aver creato il cane”: la storia di un’amicizia che scalda il cuore”

  1. Dio è God il cane è Dog. Una parola palindroma dal doppio significato ma con una sola interpretazione. Dio è amore così come il cane e se il Signore gli ha affidato il compito di affidarsi pienamente all’uomo una ragione inequivocabile c’è. E se l’uomo fosse sempre più buono e grato nei confronti di questi Angeli senza ali ma con tanto amore, sarebbe più ricco di quanto spesso non lo è.

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