Dopo anni chiuso in una gabbia, Dory scopre l’amore e la felicità grazie a un coccodrillo di peluche che non lascia mai, nemmeno durante i pasti.
Anni di prigionia e solitudine
Per Dory, un dolce cane dal passato difficile, la vita non è stata gentile. Per anni ha vissuto chiuso in una gabbia fredda e silenziosa, senza mai ricevere una carezza o conoscere cosa fosse l’amore. Nessun gioco, nessuna libertà, solo le sbarre di ferro a fargli compagnia. La tristezza era diventata la sua quotidianità, ma non ha mai smesso di sperare in un futuro diverso, in una mano amica pronta a liberarlo da quell’incubo.
Il salvataggio e la rinascita
Un giorno, dopo anni di sofferenza, il destino ha deciso di cambiare rotta. I volontari di un’associazione hanno scoperto l’allevamento dove Dory era rinchiuso e lo hanno portato finalmente in salvo. L’inizio non è stato semplice: era spaventato, diffidente, incapace di comprendere cosa significasse ricevere affetto. Ma con il tempo e con le cure di chi lo ha accolto, Dory ha imparato a fidarsi.
Poi è arrivata Amy, la donna che ha scelto di adottarlo e di dargli la vita che meritava. Con lei, Dory ha conosciuto il calore di una casa, le passeggiate, le coccole e – soprattutto – i giocattoli, un mondo nuovo per lui.
Un amore chiamato coccodrillo
Tra tutti i pupazzi che Amy ha costruito con le sue mani, uno in particolare ha conquistato il cuore di Dory: un morbido coccodrillo di peluche. Dal primo momento in cui lo ha visto, lo ha stretto tra i denti e non lo ha più lasciato. Lo porta ovunque: sul divano, a dormire, perfino durante i pasti.
Amy racconta sorridendo che Dory non riesce ancora a capire perché non possa giocare e mangiare allo stesso tempo. È come se temesse di perderlo, come se quel giocattolo rappresentasse tutto ciò che non ha mai avuto: sicurezza, affetto e libertà.