Zero, il cane salvato due volte: prima dalla strada e poi dall’eutanasia

Legato a un albero e ridotto a pelle e ossa, oggi Zero ha una nuova vita grazie a una ragazza che non si è voltata dall’altra parte.

Il ritrovamento e il primo salvataggio

Scheletrico, con lo sguardo perso e il corpo devastato dall’abbandono. Così Zero, un cane trovato legato a un albero, è stato scoperto qualche settimana fa da Aria Keilbach, una giovane donna che stava camminando lungo una strada di Saipan, la maggiore delle Isole Marianne Settentrionali.
La scena era straziante: l’animale, incapace di muoversi, sembrava aver perso ogni speranza di salvezza. Aria, però, non è rimasta indifferente. Come raccontato da newsweek.com, ha immediatamente contattato il programma locale di controllo degli animali, che ha recuperato il cane e convinto i proprietari a cederlo.

Il rischio dell’eutanasia e il secondo miracolo

Dopo il salvataggio, però, il destino di Zero sembrava segnato ancora una volta. A causa delle sue condizioni critiche e della mancanza di risorse del rifugio, il cane era stato inserito nella lista delle eutanasie. Una decisione che avrebbe cancellato in un istante quella seconda possibilità appena conquistata.
Quando Aria lo ha saputo, non ha esitato nemmeno un istante: è corsa al canile e ha deciso di adottarlo personalmente, salvandolo così per la seconda volta. Da quel momento, i due sono diventati inseparabili.
Sui social, dove Aria gestisce il profilo TikTok @booniebabies, ha documentato passo dopo passo la rinascita del suo amico a quattro zampe. I video mostrano la lenta ma evidente trasformazione di Zero: il pelo che torna lucente, il corpo che si rinforza, lo sguardo che finalmente si illumina di fiducia.

Una nuova vita e un legame indissolubile

Zero è il simbolo di quanto l’amore possa cambiare tutto”, racconta Aria nei suoi video. “Era un’anima spenta, oggi è un cane pieno di energia e gratitudine. Ogni giorno mi insegna cosa significhi non arrendersi mai”.
Oggi Zero vive sereno, accudito e amato, circondato dall’affetto della sua nuova famiglia. La sua storia, seguita da migliaia di utenti, è diventata un messaggio universale di speranza: anche chi ha conosciuto solo sofferenza può rinascere, se incontra qualcuno disposto a credere ancora in lui.

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