Addio a Max, il mio dolce ragazzo: il silenzio che hai lasciato fa troppo rumore

È morto tra le mie braccia, guardandomi come per dirmi che andava tutto bene. Ma niente, senza di te, andrà più davvero bene.

L’ultimo sguardo

Non so nemmeno come scrivere questo. Stamattina abbiamo perso Max. Negli ultimi giorni era debole… pensavamo fosse solo il caldo, o forse una lieve infezione. Lo abbiamo portato dal veterinario: analisi del sangue, flebo, controlli. Poi la diagnosi.
Il suo fegato non sta andando bene”, ci hanno detto.
Ieri notte non riusciva più ad alzarsi. Si è limitato a guardarmi con quegli occhi profondi, stanchi ma ancora pieni di fiducia. Era come se volesse rassicurarmi, come se dicesse: “Va tutto bene.”
È morto intorno alle 6:30 del mattino, sereno, tra le mie braccia. E in quel momento il tempo si è fermato.

Il silenzio dopo di lui

Da allora la casa è silenziosa in un modo che fa male. Ogni angolo sembra vuoto, ogni rumore sembra aspettarlo.
Mi aspetto ancora di sentire le sue zampe sul pavimento, il suo respiro accanto al letto, il suo muso cercare una carezza. Ma non arriva più nessuno.
Max non era “solo un cane”. Era famiglia. Era presenza, calore, routine, amore quotidiano. Era casa.
E ora tutto sembra spezzato, come se l’aria fosse più pesante e il mondo più piccolo.

Un addio che non esiste

Non credo che si possa davvero dire addio a chi ci ha amato così, senza parole ma con tutto il cuore.
Forse l’amore che ci lasciano i nostri animali è proprio questo: una presenza che resta anche quando non c’è più, un silenzio che parla, un ricordo che non smette di scaldare.
Riposa in pace, mio dolce ragazzo.
Ti porterò sempre con me, in ogni sguardo, in ogni carezza che darò, in ogni silenzio che saprò ascoltare.

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