In Curitiba, un giudice ha imposto la restituzione del cane Rock al senza dimora Carlos Merlini Neto, stabilendo che i due formano una “famiglia multispecie”.
La separazione forzata dopo l’incidente
La vicenda che ha coinvolto Carlos Merlini Neto, 46 anni, senza dimora da circa dieci anni nelle strade di Curitiba, in Brasile, ha iniziato a suscitare attenzione lo scorso maggio. Il suo cane Rock, all’epoca cucciolo di sette mesi, era stato investito durante una delle consuete giornate vissute in strada. Nonostante alcune fratture alle costole, l’animale era riuscito a sopravvivere e a reagire all’incidente.
Come riportato dalla stampa locale, la compagna di Carlos aveva portato Rock in un rifugio gestito dal Comune affinché ricevesse cure adeguate. Tuttavia, da quel momento il cane non gli è stato più restituito. Le autorità avevano infatti inserito il cucciolo nella lista delle adozioni, sostenendo la necessità di garantirgli migliori condizioni igieniche e sanitarie rispetto alla vita in strada. Una decisione che ha provocato profondo dolore in Carlos, da sempre legatissimo al suo cane, considerato parte della sua quotidianità e unica presenza stabile nella sua vita.
La battaglia legale di Carlos per riavere Rock
Dopo giorni di richieste rimaste senza risposta, Carlos ha deciso di rivolgersi a un difensore pubblico dello Stato di Paranà, sostenendo di essere stato privato ingiustamente del suo compagno di vita. Il supporto legale ha permesso di presentare un ricorso formale al Tribunale speciale del Tesoro pubblico di Curitiba, descrivendo il legame tra l’uomo e Rock come essenziale per il benessere di entrambi.
Gli avvocati hanno sottolineato come Carlos si fosse sempre preso cura del cane nonostante le difficoltà legate alla vita di strada, dimostrando responsabilità e affetto. L’allontanamento forzato, secondo la difesa, non solo aveva privato il cucciolo della figura di riferimento più stabile, ma aveva anche inflitto un grave trauma emotivo a un uomo già estremamente vulnerabile. La richiesta era chiara: riconoscere il diritto a restare insieme.
La storica decisione del giudice: “una famiglia multispecie”
La sentenza emessa nei giorni scorsi ha ribaltato completamente la decisione del Comune. Il giudice ha infatti stabilito che Rock debba essere immediatamente riconsegnato al suo proprietario. Il motivo è contenuto in una definizione che sta facendo discutere il Paese: l’uomo e il cane formano una “famiglia multispecie”.
Nelle motivazioni, il magistrato ha riconosciuto che un nucleo affettivo composto da un essere umano e un animale è comunque portatore di diritti e merita tutela. La scelta, oltre a restituire a Carlos il suo compagno inseparabile, apre un precedente importante per tutti i casi in cui le autorità intervengono separando senza dimora e animali con cui condividono la vita.
Per Carlos, che aveva definito Rock “tutto ciò che ho al mondo”, la decisione rappresenta una vittoria che mette fine a mesi di dolore e incertezza. L’immagine dei due destinati finalmente a ricongiungersi racconta una realtà sempre più riconosciuta: per molti, il legame con un animale è una forma autentica di famiglia, indipendentemente dalle condizioni sociali in cui si vive.