Ginevra, una bambina siciliana, incontra una cagnolina abbandonata sull’Etna e, contro il parere dei genitori, arriva allo sciopero della fame pur di adottarla.
L’incontro casuale sull’Etna che cambia tutto
La storia arriva dalla Sicilia e nasce da una coincidenza che ha assunto il peso di un destino. Durante una gita domenicale in famiglia sull’Etna, una bambina, chiamata Ginevra per tutelarne l’identità, chiede di fermarsi per un’urgenza. Il padre accosta l’auto e la piccola scende con la madre tra i cespugli. È lì che avviene l’incontro inatteso. Tra la vegetazione appare una cagnolina dal manto completamente nero, raggomitolata e terrorizzata, con due occhi lucidi che osservano in silenzio. Ginevra se ne accorge subito e comprende che l’animale è solo e spaventato. Nonostante la paura, la bambina si avvicina con pazienza, parlando a bassa voce e cercando di rassicurarla. Le ore passano lentamente, ma alla fine la cagnolina si lascia avvicinare e sale in macchina. Al collo ha ancora un collare, segno evidente di un abbandono recente. È proprio la bambina a darle un nome: Nerina, ispirata al colore del suo pelo.
Dal salvataggio al canile e il dolore della separazione
Dopo aver messo in salvo la cagnolina, la famiglia prende una decisione difficile. I genitori, consapevoli di non poter adottare un animale, portano Nerina in un canile della zona. Per loro è l’unica scelta possibile, ma per Ginevra è un colpo durissimo. Appena vede la cagnolina allontanarsi, la bambina scoppia in lacrime e manifesta tutta la sua disperazione. Il legame nato in poche ore è già fortissimo. Ginevra non accetta l’idea che Nerina resti dietro le sbarre e sente che deve fare qualcosa per riportarla a casa. Nei momenti successivi alla separazione, la bambina appare inconsolabile e determinata. La sua reazione sorprende anche gli adulti, perché la sofferenza si trasforma rapidamente in una decisione radicale che scuote l’equilibrio familiare.
Lo sciopero della fame e il ritorno di Nerina a casa
Per convincere i genitori a tornare sui loro passi, Ginevra intraprende uno sciopero della fame. La bambina comunica chiaramente che riprenderà a mangiare solo se Nerina verrà adottata. Passano le ore, poi un giorno intero, poi ancora un altro. Due giorni completi senza toccare cibo, mentre la sua determinazione resta incrollabile. Di fronte a quella scelta estrema, i genitori comprendono quanto quell’incontro abbia segnato profondamente la figlia. Alla fine cedono e tornano al canile. Quando Nerina rivede Ginevra, la cagnolina inizia a scodinzolare senza fermarsi, riconoscendo immediatamente la bambina che l’aveva salvata. Da quel momento, le due non si sono più separate. La storia di Ginevra e Nerina racconta come la volontà di una bambina sia riuscita a cambiare il destino di un animale abbandonato, trasformando una coincidenza in una nuova vita condivisa.
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