Oliver va ogni giorno al cimitero a trovare il suo padrone morto

A Motta Baluffi, nel Cremonese, un piccolo meticcio visita ogni mattina la tomba di Daniele Gaspari. Un rito appreso dalla madre Daisy, scomparsa due anni fa.

Il viaggio quotidiano di Oliver tra le tombe
Ogni mattina, puntuale, Oliver esce di casa e percorre sempre lo stesso tragitto. Attraversa una stradina del paese, supera senza esitazioni le sbarre del cancello del cimitero e raggiunge una precisa striscia di prato. È lì che si ferma, davanti alla tomba di famiglia dei Gaspari, a Motta Baluffi, piccolo centro in provincia di Cremona. Quel luogo custodisce le spoglie di Daniele Gaspari, meccanico del paese e proprietario del cane. Oliver, un piccolo meticcio, non mostra paura né incertezze: entra anche quando il cimitero è chiuso e, terminata la visita, fa ritorno a casa. Un gesto che si ripete ogni giorno, come un rito silenzioso, diventato parte della sua vita fin da quando ha imparato a camminare.

L’eredità di Daisy e il legame con Daniele Gaspari
Quel comportamento non è casuale. Oliver ha imparato tutto osservando la madre Daisy, scomparsa due anni fa all’età di 16 anni per un arresto cardiaco. Daisy era stata l’ombra di Daniele Gaspari fino alla sua morte, avvenuta nel settembre 2011. Dal giorno del funerale, la cagnetta aveva iniziato a recarsi ogni giorno al cimitero per far visita alla tomba del suo padrone, continuando finché le forze glielo avevano permesso. Oliver, cresciuto accanto a lei, ha assimilato quel gesto come qualcosa di naturale. Anche dopo la morte della madre, il piccolo meticcio non ha mai smesso. Nonostante sia rimasto solo, continua a ripercorrere lo stesso cammino, come se seguisse un filo invisibile che lo lega a Daniele Gaspari e a Daisy.

Una presenza amata e un mistero che commuove il paese
Oggi Oliver è accudito e amato dalla moglie e dai figli di Daniele Gaspari, che conoscono bene quel comportamento e lo osservano con rispetto. Nulla sembra riuscire a fermarlo. Nemmeno il cancello chiuso del cimitero lo ha mai fatto desistere. Ogni giorno torna lì, davanti a quella tomba, per poi rientrare a casa come se nulla fosse. Un gesto che molti nel paese considerano inspiegabile, ma che racconta un legame profondo e duraturo. La storia di Oliver, come quella di Daisy prima di lui, è diventata il simbolo di una fedeltà che non si spezza con il tempo né con la morte, e che continua a commuovere chiunque la osservi.

Lascia un commento