Senza volto e chiuso in un garage per anni: Birillo rinasce grazie ai volontari

Per anni vissuto al buio e nella sporcizia, Birillo, cane di 13 anni del Bresciano, è stato salvato dalle guardie eco-zoofile Oipa e oggi ha ritrovato dignità e vita.

Il garage, il buio e una vita cancellata
Per lungo tempo Birillo è rimasto rinchiuso in un garage, lontano dalla luce del sole e da qualsiasi forma di cura. Un isolamento totale che ha trasformato la sua esistenza in una lenta sofferenza. Il piccolo cane, uno Shih Tzu di tredici anni, viveva immerso nel degrado più assoluto. La sua testa era completamente ricoperta da strati di pelo infeltrito, sporcizia ed escrementi, al punto da non essere più distinguibile dal resto del corpo. Come se non avesse più un volto. Secondo quanto raccontato dall’associazione animalista Oipa di Brescia, la massa compatta che lo avvolgeva non gli consentiva di muoversi e gli aveva tolto vista, udito e olfatto. «L’unica parte riconoscibile e visibile era la bocca, con i pochi denti», spiegano i volontari. Un’esistenza ridotta al silenzio, interrotta solo dai guaiti che hanno infine attirato l’attenzione di qualcuno.

La segnalazione dei vicini e l’intervento dell’Oipa
A denunciare la situazione sono stati i vicini di casa, allarmati dai lamenti continui che provenivano dal garage. Una segnalazione che ha permesso alle guardie eco-zoofile dell’Oipa di Brescia di intervenire e porre fine a quell’incubo. Il salvataggio è avvenuto lo scorso dicembre. Quando Birillo è stato liberato, le sue condizioni hanno lasciato senza parole anche gli operatori più esperti. Il cane non vedeva, non sentiva e non riusciva nemmeno a orientarsi, imprigionato da quella corazza di incuria. Dopo la rimozione del manto di sporcizia, è riemerso il suo vero aspetto: un piccolo Shih Tzu anziano, fragile ma ancora vivo. Un gesto che ha segnato l’inizio di una nuova possibilità, dopo anni di abbandono e sofferenza invisibile.

La rinascita e l’attesa di una casa
A due mesi dal salvataggio, Birillo è un altro cane. Nonostante l’età e qualche acciacco, la sua trasformazione è evidente. «È un cane completamente rinato», fanno sapere dall’Oipa. Dopo alcuni problemi di salute iniziali, risolti grazie alle cure veterinarie, le sue condizioni sono migliorate sensibilmente. Oggi Birillo può muoversi liberamente, vedere la luce del sole e sentire di nuovo il mondo intorno a sé. «Adesso sgambetta felice», raccontano i volontari, sottolineando quanto sia cambiato il suo comportamento. Il prossimo passo sarà trovare per lui una famiglia. Non appena sarà possibile secondo i termini di legge, Birillo potrà avere finalmente una casa tutta sua. Dopo tredici anni e una vita cancellata nel buio di un garage, il piccolo cane del Bresciano è tornato a esistere.

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