Abbandonato e salvato all’ultimo istante, Jonathan oggi viaggia tra Europa e Stati Uniti insieme ai suoi adottanti, diventando un simbolo dell’adozione consapevole.
L’abbandono, il rifugio e il rischio eutanasia
La storia di Jonathan inizia nel modo più difficile. Abbandonato per strada, viene recuperato e accolto in un rifugio per animali, dove il suo futuro appare incerto. Come accade a molti cani senza famiglia, anche per lui si prospetta il rischio dell’eutanasia, a causa della mancanza di richieste di adozione. In quel momento, la sua vita sembra destinata a interrompersi prima ancora di poter ricominciare.
L’adozione che cambia tutto
A cambiare il corso degli eventi sono Amanda Klecker e Jeremy Simon, che decidono di adottarlo. Non gli offrono soltanto una casa e una famiglia, ma una prospettiva di vita completamente diversa. Jonathan diventa parte integrante della loro quotidianità e, soprattutto, dei loro viaggi. Con il tempo e un percorso graduale di abitudine, il cane inizia a spostarsi con loro in aereo e in treno, dimostrando grande capacità di adattamento.
Dai rifugi al mondo e il messaggio dell’adozione
Da Parigi a New York, Jonathan accompagna i suoi adottanti in numerose destinazioni internazionali. Le sue esperienze vengono raccontate attraverso un profilo Instagram dedicato, aperto su iniziativa di Amanda, che oggi conta oltre 20 mila follower. Le immagini mostrano il cane in viaggio, sempre al fianco della sua famiglia, e raccontano una quotidianità lontana anni luce dal passato in rifugio. Attraverso i social, Amanda e Jeremy sostengono attivamente la campagna #adoptdontshop, promuovendo l’adozione di animali anziché l’acquisto. In diverse occasioni hanno sottolineato come viaggiare con un cane sia possibile e gratificante, se affrontato con consapevolezza e preparazione. La storia di Jonathan dimostra come un’adozione possa non solo salvare una vita, ma trasformarla in qualcosa di completamente nuovo.